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CORRIERE DELLO SPORT. Bizzarri: Lazio, che emozione
Un estratto dell’articolo del Corriere dello Sport. Il portiere argentino sostituirà Marchetti: non gioca in campionato da due anni, è l’esordio in biancoceleste
Torna a San Siro. E per una sera si prende la Lazio. Tare lo aveva preso a parametro zero nella primavera 2009, Lo Monaco e Zenga nelle ultime partite di campionato lo fecero fuori, convinti si fosse già impegnato con Lotito. Era arrivato con l’obiettivo di entrare in concorrenza con Muslera. Un infortunio alla spalla destra a Vila Real in Europa League gli fece perdere una stagione, anzi due, perché l’anno scorso si è trovato terzo dietro a Berni. Squalificato Marchetti, la Lazio debutterà domani a San Siro con Albano Bizzarri tra i pali. Non gioca in campionato da più di due anni. L’ultima presenza risale al 19 aprile 2009, Catania-Sampdoria 2-0. In serie A con la Lazio non ha mai giocato. Solo in Europa League, l’ultima a Skopje nel play off di ritorno con il Rabotnicki. Reja lo stava scaldando, dopo tanta inattività, in vista della serata di San Siro. Due o tre parate importanti, un errore sul gol su punizione preso dai macedoni. «E’ vero, capita di sbagliare. Forse è successo perché non giocavo da tanto tempo, ma sono contento perché poi ho ripreso a parare. L’importante è non perdere tranquillità, anche dopo un errore » ha raccontato il portiere argentino. Ma è pronto per San Siro. Un esordio da brivido con la Lazio. « Sarà una sensazione straordinaria. Non mi poteva capitare di meglio. Lo scenario più bello, uno stadio come San Siro e una partita come quella contro il Milan, per tornare a giocare da titolare. Sarà un’emozione grande».
CONFIDENZA –Bizzarri compirà 34 annia novembre. Non gli manca l’esperienza, ha giocato tanto nel Catania e prima ancora nella Liga spagnola. Il Milan lo stimola, non lo spaventa.« Mi sto avvicinando alla partita con molta tranquillità. Non è la prima volta che gioco a San Siro, non è la prima volta che affronto una grande squadra. Sono contento di tornare a giocare e ho fiducia. Ma bisogna essere tranquilli » .Prima dote di un portiere: infondere sicurezza al reparto.
«L’essenza è una sola, dare sicurezza. Si parte da qui. C’è chi para di più, chi lo fa buttandosi, chi lo fa in piedi. Ma l’importante è che i compagni si fidino di te».
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