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CORRIERE DELLO SPORT. Brocchi e Matri “vecchi amici” ieri insieme stasera contro

Il centrocampista ai tempi del Milan seguiva la crescita del baby Alessandro che scelse il numero 32 come lui. Nel tempo il rapporto tra i due si è rafforzato e sono diventati grandi amici anche fuori dal campo, ma stasera si ritroveranno l’uno contro l’altro ed entrambi vogliono vincere.

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CORRIERE DELLO SPORT. Brocchi e Matri “vecchi amici” ieri insieme stasera contro

Il centrocampista ai tempi del Milan seguiva la crescita del baby Alessandro che scelse il numero 32 come lui. Nel tempo il rapporto tra i due si è rafforzato e sono diventati grandi amici anche fuori dal campo, ma stasera si ritroveranno l’uno contro l’altro ed entrambi vogliono vincere.

«Bomber Matri deve giocare» . Lo raccontano e lo ricordano ancora oggi a Milanello: era il messaggio che ogni settimana, puntuale come un orologio svizzero, Brocchi scriveva e lasciava nella bacheca di Franco Baresi, all’epoca allenatore della Primavera del Milan. Glielo ricordava ogni volta in cui l’attaccante di Sant’Angelo Lodigiano, piccolo bomber rossonero, veniva messo in panchina oppure lasciava il segno con un gol. Brocchi ne parlava anche ad Ancelotti e Galliani. Rimase sorpreso dalle doti di Matri quando lo vide allenarsi un paio di volte con la prima squadra rossonera. Aveva i colpi dell’attaccante che prima o poi avrebbe sfondato e l’umiltà per sbarcare davvero nel grande calcio. Oggi i ragazzi, ai primi segnali di successo, si montano la testa. Alessandro no, era un ragazzo serio, di buona famiglia, cresciuto a Lodi, nell’hinterland milanese, capace di misurarsi e di chiedere consigli: alla cattedrale rossonera popolata di campioni era entrato in punta di piedi e senza sentirsi fenomeno.

NUMERO 32 -Brocchi lo prese sotto la propria ala protettiva e continuò a seguirlo. Lo consigliò nell’estate 2005 ai dirigenti del Lumezzane, dove Matri venne spedito in prestito dal Milan. E quella fu la prima stagione in cui l’attaccante della Juventus cominciò ad affermarsi, realizzando 13 gol in 32 partite. «Cristian è stato il primo a credere nelle mie possibilità. E ho scelto sulla maglia il 32 perché volevo lo stesso numero del mio amico Brocchi» ha svelato sabato scorso Matri durante un collegamento televisivo con “Verissimo”.
INTRECCI -Nel tempo l’amicizia tra Alessandro e Cristian è cresciuta, non solo per il numero 32, preso da Matri in modo definitivo dalla stagione di serie B con il Rimini, ma anche fuori dal campo. Spesso si frequentano, vanno anche in vacanza insieme. Questa sera si sfideranno allo stadio Olimpico. La difesa biancoceleste proverà ad arginare Matri. Brocchi dovrà contenere e attaccare Marchisio, abituato a proiettarsi a rete. Di strada, dai tempi in cui si frequentavano a Milanello, Alessandro ne ha fatta. Prima il Cagliari, adesso la Juventus. E pensare che Reja lo aveva inserito nella lista dei suoi attaccanti preferiti. Matri sarebbe dovuto arrivare a Formello prima di Klose, come ha confessato qualche mese fa il tecnico friulano. La Lazio lo aveva cercato nell’estate 2010 e poi era tornata alla carica nel gennaio scorso, quando Lotito cercava il colpo per la Champions. Dura convincere Cellino e la Juventus si inserì con forza e con argomenti convincenti: 2,5 milioni per il prestito sino alla fine del campionato e altri 15,5 per il riscatto a titolo definitivo. Reja s’è rifatto con Klose e Cisse, altri gol pesanti. E stasera il primo esame scudetto.

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