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CORRIERE DELLO SPORT. E’ una Lazio grandi numeri
Reja ha inanellato ben nove risultati utili ed è ad una sola lunghezza da Maestrelli che nel 72-73 si fermò a quota 10.
CORRIERE DELLO SPORT. E’ una Lazio grandi numeri
Reja ha inanellato ben nove risultati utili ed è ad una sola lunghezza da Maestrelli che nel 72-73 si fermò a quota 10. I biancocelesti non battono la Juventus dal 2003 e vogliono la rivincita dopo la sconfitta e il rigore non concesso a Floccari nella scorsa stagione.
(getty images)
Una sola sconfitta, con il Genoa alla seconda giornata, quattordici punti in trasferta su diciotto totali a disposizione (nessuno ci è riuscito in questa serie A). E poi nove risultati utili consecutivi, la Lazio cercherà di migliorare la striscia sfidando la Juventus. Il record appartiene a Eriksson, nel 1998-99 arrivò a 17 risultati di fila, poi fu fermato. Il secondo posto della speciale graduatoria è di Roberto Mancini: nel 2002-03 la sua Lazio perse alla prima giornata con il Chievo e poi riuscì a inanellare ben 16 risultati di fila, si fermò alla diciottesima giornata (Lazio-Reggina 0-1). Neppure Delio Rossi è riuscito a fare meglio, nel 2006-07 si fermò al quindicesimo risultato utile, fece punti da Parma-Lazio 1-3 a Lazio-Fiorentina 0-1. Il quarto posto della classifica dei record appartiene al grande Maestrelli, nel 1972-73 con la sua Lazio conquistò undici risultati in serie, cadde la dodicesima volta.
IL TABU’ –E’ una Lazio senza confini, vuole continuare a stupire: non batte la Juve in campionato da quasi otto anni, l’ultima impresa allo stadio Olimpico risale al 6 dicembre 2003. L’allenatore era Mancini, finì 2-0 con i gol di Fiore e Corradi, da allora soltanto in Coppa Italia i biancocelesti sono riusciti a mandare al tappeto la Juventus. Reja non ha paura, ha sfatato il tabù Roma (non l’aveva mai sconfitta in carriera), guida una squadra in forma, sta collezionando punti dalla terza giornata e nelle ultime sei gare ha incassato solo una rete. Lazio-Juve si giocherà a distanza di sei mesi dal match di ritorno del 2 maggio scorso, fu una notte amarissima per i biancocelesti con il rigore negato a Floccari.
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