CORRIERE DELLO SPORT. In cinquemila ai funerali di Franco Mancini, ex portiere del grande Foggia

CORRIERE DELLO SPORT. In cinquemila ai funerali di Franco Mancini, ex portiere del grande Foggia

Una sintesi dell’articolo del Corriere dello Sport. Morto venerdi a 43 anni, era nello staff del boemo a Pescara…

(getty images)

C’erano cinquemila persone, ieri mattina, davanti e dentro la cattedrale di Manfredonia per l’ultimo saluto a Franco Mancini, il portiere di Zemanlandia scomparso venerdì a Pescara per un infarto fulminante ad appena 43 anni. Alla cerimonia hanno partecipato le squadre al completo di Foggia e Pescara. In chiesa i compagni di quella squadra che stupì col bel gioco, da Di Biagio a Rambaudi a Codispoti e Di Bari. Era il portiere che metteva tutti d’accordo, il “bonaccione” umile e generoso anche quando era ormai diventato un calciatore famoso, ha detto nell’omelia don Leo Abbascià, il parroco amico di famiglia che ha officiato la cerimonia. Davanti al feretro, avvolto dalle bandiere dei club in cui Mancini ha militato, la moglie Chiara ha seguito la funzione restando per tutto il tempo in piedi, con i figli Francesco, di quattordici anni, e Alessandro, di otto, che ha voluto salutare il padre con un messaggio personale: «Papà è volato in cielo perché così adesso è più sereno» . Zdenek Zeman aveva gli occhi lucidi e lo sguardo fisso nel vuoto. Allo sfortunato ex portiere i saluti di tanti colleghi più celebri: la maglietta indossata da Buffon e Storari ( «ciao Franco» ) durante il riscaldamento di Juventus-Napoli di domenica sera è stato un gesto molto apprezzato dai tifosi e dalla famiglia di Mancini. Era proprio di Storari, la corona di fiori piazzata ieri mattina all’ingresso della cattedrale, a sottolineare la partecipazione anche a centinaia di chilometri di distanza.