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CORRIERE DELLO SPORT. Lazio, l’Europa nel ghiaccio
Sintesi dell’articolo del Corriere dello Sport. La squadra biancoceleste è pronta per la battaglia nel gelo della Romania. Non è previta neve, ma freddo e gelo. L’avversaria punta tutto sull’Europa, bisogna vincere o pareggiare segnando almeno due gol.
CORRIERE DELLO SPORT. Lazio, l’Europa nel ghiaccio
Sintesi dell’articolo del Corriere dello Sport. La squadra biancoceleste è pronta per la battaglia nel gelo della Romania. Non è previta neve, ma freddo e gelo. L’avversaria punta tutto sull’Europa, bisogna vincere o pareggiare segnando almeno due gol.
(getty images)
La buona notizia: non è annunciata neve e neppure tempesta, cielo sereno o poco nuvoloso dice il meteo. La notizia meno buona: si giocherà con tre gradi sotto zero, farà freddissimo allo stadio Ceahlaul, 18 mila posti a sedere e la copertura soltanto su uno spicchio di tribuna centrale. Reja si augura di non trovare un campo ghiacciato, l’umidità giovedì sera toccherà il 92 per cento, sono già stati allertati i magazzinieri. I calciatori della Lazio dovranno scegliere bene gli scarpini. Occhio al riscaldamento, guanti e mezze tute sotto ai pantaloncini aiuteranno i giocatori a combattere il freddo. Nella città sotto ai Carpazi e che viene chiamata la “Perla della Moldavia”, la squadra biancoceleste dovrà guadagnarsi la qualificazione ai sedicesimi di Europa League. E’ uno spareggio. Vaslui e Lazio sono appaiate a quota 5 punti. Chi vince, passa il turno con una giornata d’anticipo perché acquisisce un vantaggio di tre punti e nei confronti diretti che diventerebbe decisivo in caso di arrivo ex aequo. Dopo il pareggio per 2-2 dello stadio Olimpico, la Lazio dovrebbe evitare lo 0-0 o l’1-1 che continuerebbero a favorire i romeni. Un eventuale 2-2 ribalterebbe la situazione, perché la Lazio si presenterebbe all’ultima giornata (in casa con lo Sporting Lisbona, già qualificato) con una migliore differenza reti generale. Piatra Neamt si trova a 140 chilometri da Vaslui, che possiede uno stadio non omologato dall’Uefa. Ecco perché si gioca in un’altra città, non molto comoda da raggiungere, senza aeroporto e con pochissimi alberghi. La Lazio dormirà in un hotel a tre stelle, ma non ce ne sono di migliori, a meno di non spostarsi e tornare a Bacau, dove si trova l’aeroporto. Ma ci sono sessanta chilometri di strada da fare e dopo lunghe riflessioni Reja ha preferito fermarsi sul posto e non sottoporre la squadra ad altri viaggi stressanti. La squadra biancoceleste con un volo charter rientrerà a Roma all’alba di venerdì mattina, tre giorni prima del posticipo con il Novara. Prima c’è da battere il Vaslui, che sta puntando tutto sull’Europa League. In campionato sta andando malino, sabato hanno perso 1-0 in trasferta con lo Sportul Studentesc, quinta sconfitta in quindici giornate e solo l’ottavo posto, a nove punti dalla capolista Dinamo Bucarest.
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