CORRIERE DELLO SPORT. Nel segno dei giganti

Serve un’impresa alla Lazio. Un colpo da vecchi tempi sui campi dell’Est, come già in altre epoche è successo. Senza scomodare lo Stamford Bridge e lo squadrone da Champions di Eriksson, ci sono almeno tre partite del passato da ricordare. Una di Coppa Uefa e due di Coppa Coppe, precedenti benauguranti, considerando il cammino della squadra biancoceleste, capace di arrivare in fondo o quasi. Il campo di Piatra Neamt fa venire in mente il ghiaccio di Cracovia e l’ultima volta in cui la Lazio riuscì a superare la prima fase. Si trattava degli ottavi di finale, stagione 2002/03. Sergio Cragnotti era stato costretto alle dimissioni neppure due mesi prima e il timone della società era passato all’indimenticato Ugo Longo, in rappresentanza di Capitalia. Roberto Mancini era l’allenatore.

il gol di Kuzba in contropiede, ma riuscì a rimontare: pareggio di Fernando Couto al 21′, raddoppio di Chiesa al decimo della ripresa, vittoria per 2-1 e qualificazione ai quarti di finale con il Besiktas. La squadra biancoceleste poi riuscì ad arrivare sino alle semifinale, dove venne sconfitta ed eliminata dal Porto di Mourinho, travolgente nel match d’andata (4-1).