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CORRIERE DELLO SPORT. Reja “Era rigore e pure espulsione”.
Il tecnico promuove la prestazione della sua squadra, ma non non ha digerito la direzione arbitrale. «Il tiro di Rocchi stava andando in porta. Ma dobbiamo accettare anche questo. Non usciamo ridimensionati». Il goriziano si augura una pronta reazione in vista della delicata sfida contro il Vaslui.
CORRIERE DELLO SPORT. Reja “Era rigore e pure espulsione”.
Il tecnico promuove la prestazione della sua squadra, ma non non ha digerito la direzione arbitrale. «Il tiro di Rocchi stava andando in porta. Ma dobbiamo accettare anche questo. Non usciamo ridimensionati». Il goriziano si augura una pronta reazione in vista della delicata sfida contro il Vaslui.
Deve continuare a crederci la Lazio, non esce ridimensionata, anche se una notte e un’occasione così alimentano i rimpianti. E’ stata una partita fantastica, le prodezze di Buffon prima del gol di Pepe, il pallonetto di Rocchi e il tocco di mano di Barzagli che poteva essere da rigore, il palo colpito da Hernanes, l’assalto senza soste per mezz’ora nella ripresa. Reja ha perso il duello con Conte, il primato in classifica e l’imbattibilità che durava dalla seconda giornata di campionato, quando il Genoa passò allo stadio Olimpico. Un’altra sconfitta interna, un solo punto e nessun gol nel doppio confronto ad alta quota con Napoli e Juventus, ma anche la sensazione di una squadra capace di mettere sotto i bianconeri per larghi tratti della partita. E’ mancato solo il gol ai biancocelesti, che hanno scontato la scarsa vena di Klose e il digiuno eterno di Cisse, molto meno pericoloso di Rocchi. E’ stato un confronto equilibratissimo. Hanno deciso gli episodi e Reja s’è lamentato molto del rigore non concesso dall’arbitro Rocchi.
Il tecnico friulano se n’era accorto anche dalla panchina, come sul campo Brocchi, l’unico a protestare. «Dalla mia posizione l’ho visto bene. Il pallone era davanti, Rocchi aveva scavalcato Buffon, sarebbe finito in porta. Barzagli l’ha presa con la mano. Era evidente. Doveva essere concesso il rigore e ci stava anche l’espulsione, ma dobbiamo accettare anche questo» ha raccontato il tecnico. «Salvo la prestazione, ma non posso essere soddisfatto del risultato. La Lazio non esce ridimensionata, ha creato tante occasioni, lottando alla pari con la Juventus. Abbiamo preso gol su contropiede, che non possiamo permetterci. Eccesso di generosità. L’Olimpico era fantastico, mi dispiace per i tifosi e la squadra. Non meritavamo la sconfitta. C’è mancata concretezza, c’è stato il palo colpito da Hernanes. Ho provato a cambiare inserendo Cisse e poi Sculli, che spesso in passato aveva trovato degli spunti decisivi. Nel finale sono mancate le forze e la Juve in mezzo con Pirlo, Vidal e Marchisio ha cercato di palleggiare. Dietro sono rocciosi, si difendono bene» .
«Questo deve essere l’anno della Juve. E poi non sono impegnati nelle Coppe». I rimpianti sono legati all’attacco. «Anche all’inizio abbiamo creato molto, c’è mancato qualcosa, ma penso che la Lazio avrebbe meritato almeno il pari. E se entra quel tiro di Hernanes forse riusciamo anche a vincere. Serve più lucidità, le occasioni vanno sfruttate». Reja ha spiegato con estrema chiarezza la scelta di lasciare in panchina Cisse e ha eliminato l’idea del ballottaggio. «Avevo deciso dall’inizio della settimana. Cisse per due o tre giorni era rimasto fermo e poi Rocchi da due settimane si stava allenando benissimo. Ha avuto due buone occasioni, sa attaccare, mi dispiace perché è stato sfortunato nelle conclusioni. Spero che le prossime volte gli possa andare meglio. Se vogliamo essere competitivi, tutti devono accettare le scelte». Ora l’Europa League. «Vogliamo passare il turno. E dobbiamo trovare subito la reazione» .
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