CORRIERE DELLO SPORT. Reja: «Lazio, manchi di maturità»

CORRIERE DELLO SPORT. Reja: «Lazio, manchi di maturità»

Il tecnico biancoceleste commenta il pareggio contro il Lecce

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Poteva fuggire la Lazio, s’è fatta rimontare. La rabbia per il gol di Bojinov preso a tempo scaduto, i rimpianti per aver sprecato il match ball decisivo in volata. «Vincendo, sarebbe stata Champions all’80 per cento» ha raccontato Reja, mai visto così nero. «Non ero arrabbiato con Cosmi. Se pareggi a un minuto dalla fine è giusto esaltarsi. Ero arrabbiato con la mia squadra. Mi sono lamentato perché non siamo riusciti a tenere palla. Abbiamo fatto una prestazione straordinaria senza raccogliere ciò che meritavamo solo perché è mancata maturità negli ultimi minuti». 

E’ come se la Lazio non riuscisse a scappare, a trovare la forza per tagliare il traguardo. E’ ancora terza, ma non ha fatto il vuoto. «Questa era una partita determinante, l’avevamo quasi portata a termine. Vincerla significava assicurarsi all’80 per cento la Champions perché il vantaggio ci avrebbe permesso di sopportare anche eventuali battute d’arresto. E poi rischio di aver perso altri giocatori».  Edy ha un timore, la Lazio dovrà reagire subito, sventando il contraccolpo negativo. «Sono amareggiato per il risultato, ma continuo a crederci. Alleno un gruppo di grandi uomini. Prendere gol al 91’ mi brucia, bastava un fallo laterale in più o un angolo per far passare quel minuto decisivo e saremmo arrivati in fondo. Parlerò con la squadra, cercherò di infondere fiducia. Non dobbiamo abbatterci. Abbiamo la forza per reagire. Giochiamocela sino in fondo, ma dico: è già molto essere ancora terzi e in vantaggio. Questi ragazzi meriterebbero un monumento».