CORRIERE DELLO SPORT. Reja: «Un Manchester? Che bello per i tifosi!»

CORRIERE DELLO SPORT. Reja: «Un Manchester? Che bello per i tifosi!»

Il mister biancoceleste si gode la vittoria della sua Lazio

(getty images)

Reja ha sorriso, non s’era mai rassegnato. «L’avevo detto e nessuno mi credeva. In Europa League nessuno regala. Avevamo quasi compromesso il girone, abbiamo riacciuffato la qualificazione in extremis ma considero meritato il passaggio perché non erano venute meno le prestazioni. Avevamo fallito troppe occasioni con il Vaslui, anche nella partita d’andata, e con lo Sporting a Lisbona non era stata giusta la sconfitta». Il girone non era iniziato benissimo, ma questa Lazio è diversa rispetto a settembre e ottobre, come sottolinea Il Corriere dello Sport. «I risultati significano tanto, regalano consapevolezza e autostima. Ora è più matura e convinta, ha grandi valori, riesce a vincere e portare a casa le partite anche quando non è in condizione. Non avevamo gambe e intensità, era importante non subire gol, perché prima o poi lo avremmo fatto, così è andata. All’inizio del girone eravamo timorosi e agitati, lungo il cammino abbiamo fatto esperienza. Eravamo più forti di Vaslui e Zurigo ma tutte le partite bisogna giocarsele, in campo europeo serve il 110 per cento». Reja ha ritrovato risorse preziose in difesa: «Diakitè fa passi da gigante. Cavanda? Dipende da lui, spero continui così. Ha qualità e mezzi fisici importanti, ma nell’ultimo anno non ha avuto atteggiamenti e comportamenti da professionista. Mi auguro maturi».