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Costacurta: “La Lazio ha grandi consapevolezze, Inzaghi erede di Ancelotti”
Alessandro Costacurta, ex difensore del Milan, è intervenuto ai microfoni di Agenzia Biancoceleste per parlare della sfida di domani tra i rossoneri e la Lazio. Ecco le sue parole.
Corsa Scudetto
“Corsa Scudetto? Non solo merito dell’entusiasmo. La squadra di Inzaghi ha acquisito anche una grande consapevolezza, tutti i calciatori sono rimasti sul pezzo. La prima mezz’ora contro l’Atalanta è stata incredibile, Immobile e compagni hanno avuto solamente la sfortuna di incontrare la squadra più in forma di tutte, che aveva sulle gambe anche una partita in più”.
Le assenze di Immobile e Caicedo
“Non ci sono molte possibilità, avanzare Milinkovic potrebbe essere una buona soluzione. Sergej ha fisico e tecnica, sarebbe un’ottima carta da giocare. La difesa del Milan ha dimostrato di essere affidabile contro gli attacchi che concedono punti di riferimento, mentre potrebbe andare in difficoltà non avendoli”
Su Acerbi
“Non mi ha sorpreso, lo stimo molto. Ai tempi in rossonero era un po’ presuntuoso, poi la brutta malattia che ha avuto lo ha fatto maturare, regalandogli una svolta. Adesso è uno dei migliori difensori del campionato e potrebbe giocare in qualsiasi squadra italiana ed europea”.
Su Inzaghi
“La Lazio gioca bene e con ritmi importanti. Simone potrebbe diventare il successore di Carlo (Ancelotti, ndr), il primo ad inventare un centrocampo di qualità. Lui arretrò Pirlo e fece esplodere Kakà, che senza Ancelotti sarebbe sì diventato un grande calciatore ma non quanto quello ammirato a Milano. Inzaghi ha fatto lo stesso con Luis Alberto e Milinkovic, cambiando in meglio le loro carriere”
Lazio-Milan
“Quando giocavo contro la Lazio erano sempre sfide tra amici: mi vengono in mente Signori, Boksic, Nesta, Negro e Favalli, solo per citarne alcuni. Ce ne davamo tante però (ride, ndr) perché nessuno voleva perdere. Forse la partita più emozionante contro i biancocelesti fu quando – nel 2004 – espugnammo l’Olimpico grazie ad un gol di Ambrosini, lì capimmo che avremmo vinto lo scudetto”.
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