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CRESCENZI: “Il derby? Era la partita che amavo giocare, ma anche quella che soffrivo di più…”
L’ex capitano della Primavera ammette: “Sono realista ed è difficile chi io torni a giocare a Roma, almeno nell’immediato. Il mio contratto scade nel 2015: a fine stagione parlerò con la società”…
NOTIZIE SS LAZIO – Domenica mattina, alle ore 11 sul ‘Fersini’, le primavere di LAZIO e ROMA si affronteranno in quello che può definirsi a ben donde un “match d’alta quota”: i biancolesti (primi) ospiteranno i cugini giallorossi (terzi a -7). Una gara che Luca CRESCENZI, ex capitano delle ‘Baby Aquile’, conosce bene: “Il derby è sempre una bella gara – dichiara a lalaziosiamonoi.it -, che a livello Primavera ti dà qualcosa in più, visto che c’è sempre il pubblico delle grandi occasioni e si avvicina molto dal punto di vista delle motivazioni a quello che poi è il calcio vero. Ricordo bene quel derby stravinto 4-0, in quella stagione ne giocammo addirittura cinque. E’ stato bello portare a casa la vittoria, anche se per la Roma la scusante fu quella di aver giocato contro elementi del livello di Kozak e Perpetuini, considerati fuori quota. Per me quello ha influito poco, visto che poi vincemmo la maggior parte dei derby anche negli anni successivi. Lazio e Roma sono sempre state due belle squadre, con due tipi di calcio diverso, loro erano forse più tecnici, ma alla fine a spuntarla eravamo quasi sempre noi. Senza dubbio il derby era la partita che amavo giocare, ma anche quella che a livello emotivo soffrivo di più. Essendo di Roma e conoscendo molti calciatori giallorossi, volevo sempre strafare”. Domani in campo non ci sarà, ma questa LAZIO ha dimostrato di avere una rosa competitiva: “Alcuni elementi come Serpieri, Ilari e Crecco li conosco, perché erano aggregati alla squadra quando io ero in Primavera. Il fatto di aver vinto lo scudetto lo scorso anno gli dà tanta convinzione e vedendo i risultati, anche quest’anno si giocheranno il tricolore. In campionato, squadre più forti di loro non credo ci siano, quindi se la giocheranno fino all’ultimo. Un pronostico? E’ difficile, dato che non conosco benissimo le due compagini, ma spero la spunti la Lazio visto che non ho troppa simpatia per la Roma”. Lui nel frattempo accumula esperienza: dopo le parentesi con NOCERINA e VIAREGGIO è arrivato il SIENA, ora il prestito al PISA: “Sono contento di quello che ho fatto in maglia bianconera, potevo dare di più, ma quando hai calciatori davanti che hanno fatto tanta Serie A, tutto diventa più difficile. Sono contento io, ma penso anche il Siena, che prima di mandarmi in prestito a Pisa, ha preso la mia metà dalla Lazio. Sono soddisfatto della mia prima esperienza in Serie B e soprattutto di aver giocato con una delle squadre più forti. Il Pisa? Sono venuto qua per giocare di più, anche se ora sono infortunato. Abbiamo una quadra attrezzata per vincere i play – off, la tifoseria e la società hanno fatto degli sforzi e proveranno già da quest’anno a salire in B. Il Pisa è una società ambiziosa, qui sto molto bene, anche se ora sto soffrendo come è normale per l’infortunio, ma spero di tornare in campo al più presto”. A Luglio la speranza è quella di tornare alla base, magari trovando in Prima squadra il suo mentore Alberto BOLLINI: “Per quello che ha fatto, merita questa chiamata. Ha avuto tra le mani ottime squadre ed è riuscito a crearne sempre ottimi gruppi. Con lui tanti ragazzi sono migliorati e arrivati in prima squadra, ha vinto e sfiorato uno scudetto negli ultimi due anni, non gli si può quindi non riconoscere quello che ha fatto. Io con il mister ho poi un buon rapporto, abbiamo lavorato insieme due anni e nell’ultimo sono stato anche capitano, quindi lo ricordo con piacere. Merita la chiamata in prima squadra e penso che anche lì riuscirà a far bene, visto che ha conoscenze calcistiche notevoli e si farà apprezzare. Il sogno è senz’altro tornare a giocare in maglia biancoceleste, sono stato sfortunato in alcune situazioni, ma non voglio piangermi addosso. Oggi sono molto più realista ed è difficile chi io torni a giocare a Roma, almeno nell’immediato. Ho un anno di contratto, che scadrà nel 2015, quindi a fine stagione sia io che la Lazio faremo delle valutazioni e a quel punto tutto sarà più chiaro”.
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