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Cristiano Sandri: “La Fondazione di Gabbo? Stiamo riflettendo”
NOTIZIE LAZIO – L’11 saranno nove anni dalla morte del tifoso biancoceleste…
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NOTIZIE LAZIO – Tra poco saranno nove. Nove lunghi anni senza Gabriele Sandri, il giovane tifoso laziale ucciso l’11 novembre 2007. Una data entrata nella storia biancoceleste, in una delle tante pagine tristi e ricche di sofferenza. Il fratello di ‘Gabbo’, Cristiano Sandri, è intervenuto questa mattina sulle frequenze di Radiosei 98.100:
Sul futuro della ‘Fondazione Gabriele Sandri’:
“Stiamo riflettendo molto attentamente. Il 2017 sarà il decimo anno dalla morte di Gabriele, il Cda della fondazione è in scadenza e, proprio in tal senso, domani incontrerò il dott. Salvatore Romeo, il capo della segreteria della sindaca Virginia Raggi. Il percorso della Fondazione poteva e doveva essere accompagnato con un cammino diverso, intendo dire che l’attività della stessa andava “spersonalizzata” dalla nostra famiglia, la Fondazione non può dipendere essenzialmente da due sole persone, anche perché, come era facilmente immaginabile, dopo l’emotività seguita alla morte di Gabriele, era normale che l’attenzione lentamente scemasse . Con la fondazione sono cresciuto e come uomo mi sento arricchito, penso ai diversi gruppi di donatori sangue in tutta Italia, e ringrazio chi ha gestito questi momenti importanti che non sempre sono stati adeguatamente sottolineati”.
La Fondazione ha aiutato a superare l’accaduto?
“Sarebbe dovuta essere un modo per ricordare Gabriele, era stata pensata su scala nazionale. Abbiamo fatto molto per far emergere la cultura del calcio, per non far apparire il tifoso solo come semplice becero che accompagna 11 scemi in mutande come molti purtroppo pensano. Ripeto, la Fondazione forse doveva esser spersonalizzata, perché noi avremmo comunque l’affetto della gente. La fondazione deve trovare una mission diversa rispetto a quella che ha avuto finora. Sostanzialmente portare avanti la Fondazione nel tempo è diventato quasi il nostro primo lavoro, se la Fondazione deve esistere ciò accadrà su altri presupposti. Una cosa così importante va portata avanti in un modo importante, serve più sostegno”.
Poi sulla Lazio:
“Quest’estate, l’ultima volta che ci siamo sentiti, ero molto preoccupato. Era appena successo il fatto di Bielsa e la società non aveva ancora fatto mercato. Ora la Lazio sta facendo bene ma conosciamo già quanto accaduto in passato. Non so se arriveranno giocatori a gennaio, ci hanno illuso troppe volte”.
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