L’originale protesta del tifo laziale: fischi ai gol e sostegno solo alla maglia

CURVA NORD CONTESTAZIONE LAZIO – Anomalo ed eccezionale, atipico e bizzarro. Gli aggettivi per descrivere l’ambiente in Lazio – Salernitana si sprecano. La Curva Nord ha attuato una contestazione originale. Non ha risparmiato nessuno, neppure i calciatori. Anzi, Felipe Anderson e compagni sono stati subissati di fischi. Così come la società è stata bersaglio di numerosi cori.

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La contestazione della Curva Nord in Lazio Salernitana

Che non fosse una serata come le altre lo si è capito già nel riscaldamento. Quella magia che serpeggia tra i seggiolini dello stadio Olimpico quando la Lazio gioca in casa non c’era. Al contrario, si respirava aria di contestazione. E così è stato. I calciatori biancocelesti sono stati fischiati all’ingresso in campo. Una costante che si è ripetuta per tutta la partita, con i decibel che incredibilmente aumentavano subito dopo i gol.

Più volte dalla Curva Nord si sono alzati cori emblematici. Il più importante, “tifiamo solo la maglia”, è stato seguito da classiche esortazioni a tirar fuori gli attributi. Ma non è tutto. Perché oltre all’attacco a Lotito e alla società, i tifosi della Lazio hanno rispolverato cori che non si sentono sempre. Hanno chiamato Simeone, ricordato Mihajlovic e citato Ruben Sosa e Cragnotti. Leggende di un passato che, evidentemente, i sostenitori capitolini faticano a rivedere nella squadra di oggi. Una compagine contro la quale per tutta la partita è rimasto esposto uno striscione: “Non siete degni di indossare la nostra maglia”. E sotto tutti i numeri, nessun escluso: dal capitano Ciro Immobile a Marusic, passando per Romagnoli, Cataldi, Castellanos, Felipe Andeerson e tutti i facenti parte della rosa. L’unico momento in cui lo stadio ha tuonato è stato, sia nel primo sia nel secondo tempo, il canto corale de “I Giardini di Marzo”.

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