Dal poker alla Fiorentina allo 0-0 con il Frosinone: in una stagione, l’involuzione della Lazio di Pioli

Pubblicato il 22/02 alle ore 17.34

NOTIZIE LAZIO – Continua a bruciare il pareggio a reti bianche ottenuto dalla Lazio in casa del Frosinone: un risultato per niente auspicabile alla vigilia, contro i gialloblu neopromossi in Serie A. I biancocelesti si ritrovano ancora lontani dalla zona Europa League in attesa di affrontare il Galatasaray nel ritorno dei sedicesimi di finale della competizione europea, appuntamento che se fallito, potrebbe porre fine con largo anticipo agli obiettivi stagionali della Lazio. Il confronto, tanto scontato quanto ‘sleale’, va alla squadra che la scorsa stagione ha meravigliato tifosi e avversari. Alla 26/a giornata del campionato 2014/2015, la Lazio conquistava la quarta di quelle che sarebbero poi state otto vittorie consecutive, impartendo alla Fiorentina di Vincenzo Montella, battuta 4-0, una severa lezione di calcio. Quel lunedì del marzo scorso, venne raggiunto l’apice della gestione Pioli, con una delle migliori prestazioni offerte dai biancocelesti in tutta l’era Lotito. Un campionato esatto dopo, la situazione è completamente capovolta. Alla 26/a giornata, la Lazio ha prodotto la miseria di due tiri nello specchio contro il Frosinone, squadra che detiene il triste record di difesa più perforata d’Italia. La gara di ieri al ‘Matusa’, per certi versi, può essere il simbolo dell’involuzione di una squadra nemmeno lontana parente di quella che ha raggiunto la qualificazione ai preliminari di Champions League. Un passo indietro figlio di tanti infortuni, di singoli che non riescono ad incidere come un tempo (vedi Felipe Anderson) e del doppio impegno che l’anno scorso mancava. La stagione non è finita, la Lazio può ancora andare avanti in Europa League e togliersi qualche soddisfazione in campionato, ma il tempo a disposizione è sempre meno e certi passi falsi, i ragazzi di Pioli, non possono più permetterseli.

S.F.