D’Amico: «Ha personalità da vero campione ma deve seguire i consigli di Klose»

RASSEGNA STAMPA LAZIO – Genio e sregolatezza. Questo era Vincenzo D’AMICO, ala sinistra della LAZIO scudetto del 1974, ma questa descrizione calza a pennello anche addosso a KEITA Balde Diao: «Io non avevo la sua sfrontatezza, avevo quasi il timore di provare la giocata in più – ammette D’Amico in un’intervista a La Gazzetta dello Sport -. Ho avuto la fortuna di arrivare in una grande squadra con un allenatore, Maestrelli, che sapeva darmi i consigli giusti. Come del resto tutti i compagni: ero il più giovane e da ognuno avevo da imparare. Ecco, ora Keita deve avere l’umiltà di imparare ancora per crescere. Ha in squadra campioni veri, a cominciare da Klose che potrà insegnargli tanto anche sul modo di intendere la professione di calciatore». I mezzi di certo non gli mancano: «Ormai è diventato un punto di riferimento nella Lazio. È un attaccante completo di gran qualità e potrà crescere ancora. In che cosa? In tutto quello in cui già si mette in mostra. Dal dribbling al tiro».