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De Laurentiis critica Alfano: “Sicurezza stadi? Non ci vuole molto, potrebbe organizzarla un bambino”

Il presidente del Napoli aggiunge: “Quando gli abbiamo chiesto di dare potere alla polizia nello stato come o altri paesi europei, lui ha fatto orecchi da mercante”…

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NON SOLO LAZIO – Al termine della gara vinta dal suo Napoli contro la Sampdoria, il presidente partenopeo De Laurentiis, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss ed ha commentato i fatti di Torino del pomeriggio. “Violenza negli stadi? Io non conosco i fatti di Torino, ma bisogna che il ministro degli interni Alfano si interroghi, so che lui sta cercando di porre rimedio a quello che è una presenza destabilizzante con il vero tifo, però è in ritardo. Quando gli abbiamo chiesto di dare potere alla polizia nello stato come o altri paesi europei, lui ha fatto orecchi da mercante. Se fossi nel ministro ci penserei, non ci vuole molto ad organizzare in poco tempo qualcosa che potrebbe fare anche un ragazzino di 8 anni, siamo stanchi. Questa inezia del ministero degli interni sembra che debba andare per favori politici, facciamola finita. In questo paese c’è la mafia di stato, la mafia capitale, la ndrangheta, la camorra, e quindi vogliamo scherzare? Questo sarebbe il bel paese? Ricordiamo he c’è stato un percorso storico penalizzante per il Sud che nel 1800 era il vero Sud, ma questo è un discorso lungo”, questo il polemico intervento del patron del Napoli.

In mattinata poi il club partenopeo ha motivato il silenzio stampa con il seguente comunicato apparso sul proprio sito: “Il Napoli e’ in silenzio stampa. Le attivita’ di comunicazione esterna relative alle interviste pre e post partita verranno svolte solo in occasione delle gare Uefa. A differenza di quanto ipotizzato da fantasiose ricostruzioni, alla base di questa decisione, presa dalla Societa’, non ci sono motivi “scaramantici”.
Il Napoli e’ una societa’ in crescita e prende le decisioni che ritiene piu’ giuste per il bene della propria attivita’. Se un’azienda decide che la comunicazione esterna sotto forma di interviste non e’, in un determinato momento, appropriata per gli obiettivi che si propone, non concede interviste. Questo senza avere il timore di “scontentare” i propri tifosi, interessati alle prestazioni e all’impegno dei giocatori in campo”.

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