DE MARTINO: “La maglia della Lazio ha fatto il giro del mondo, in Italia invece…”

NOTIZIE LAZIO – Intervenuto ai microfoni di Radio Sei, Stefano DE MARTINO, responsabile della comunicazione della LAZIO, è tornato sul derby e su alcune delle iniziative attuate dal club. Ecco le sue parole:

Sulla scritta “Je Suis Charlie”
“La Lazio non è nuova a interessarsi a fatti extracalcistici, dalla maglia contro il razzismo alla foto dei nostri giocatori serbi e albanesi che si stringono la mano. In questa occasione, la società ha voluto far sentire la voce di tutti i tifosi della Lazio nel dire no a ogni forma di terrorismo e nel voler essere vicini al popolo francese. La maglia della Lazio ha fatto il giro del mondo, si sono interessate le più importanti testate internazionali, tra cui Al Jazeera. Ci sono anche arrivate richieste di poter visitare Formello e approfondire il nostro mondo. Il presidente poi ha ricevuto molte telefonate istituzionali. Fa piacere essere un veicolo per questi messaggi così importanti”.

Sul trattamento dei media italiani
 “Sono molto amareggiato. Per esempio, il servizio pubblico ha giustamente sottolineato il gesto di Garcia nella conferenza pre-derby (le matite regalate ai cronisti in omaggio a Charlie Hebdo, ndr). Un’iniziativa lodevole ovviamente. Noi poi siamo scesi in campo con questa maglia, in un derby seguito da 62 televisioni in diretta mondiale, ma la televisione pubblica non ha citato l’iniziativa della Lazio. Un fatto molto grave, io mi sono fatto già sentire nelle sedi istituzionali. Per quanto riguarda la carta stampata , mi è dispiaciuto non vedere articoli dedicati a questa immagine. Purtroppo ciò si inserisce in un discorso molto più ampio, che affonda le radici in tempi precedenti anche all’attuale presidenza. Chiaramente abbiamo riscontrato delle eccezioni, come Mediaset per esempio: il TG5 del direttore Mimun ha dato spazio all’evento, stasera saremo protagonisti con un nostro intervento a Tiki Taka”.

Sui tifosi
“Ringrazio la Curva Nord, per lo spettacolo che ha offerto e che ha fatto il giro del mondo. Oggi è arrivato il momento di unirci, di stare insieme. Altrimenti le varie testate ci ignorano perché ci considerano un corpo diviso. Se riuscissimo a correggere questo aspetto, chi verrà dopo di me troverà una Lazio più forte a livello comunicativo. Ma serve davvero l’impegno di tutte le componenti. Se coniugheremo le nostre forze, riusciremo a ottenere risultati importanti. Non c’è dubbio che anche noi come società stiamo mettendo e metteremo pieno impegno da parte nostra. Si è aperta ora una fase di scelta di partnership nazionali e internazionali, attraverso cui mandare un messaggio positivo e di grande unione”.

Sul selfie di Totti (intervento successivo a Radio IES)
“La parte di mondo che parla di cose serie e non clownesche parla di una società molto attenta a iniziative di questo genere”.