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DE MARTINO: “Chi toglierei alla ROMA? Nessuno, preferisco i miei giocatori”
Il responsabile della comunicazione affronta anche il tema degli stadi e del ruolo della comunicazione nel mondo del calcio…
NOTIZIE SS LAZIO – «Chi toglierei alla Roma? Nessuno, amo troppo la mia Lazio, ma per rispetto a nessuna squadra toglierei nulla in termini di calciatori, ho i miei e preferisco loro agli altri fino a quando indossano altre maglie». Sono le parole di Stefano De Martino, responsabile della comunicazione della LAZIO ai microfoni di tuttomercatoweb.com. Queste le sue altre dichiarazioni
Se c’è una regina del mercato
“Premesso che si sono tutti rinforzate almeno le prime 6 squadre in classica della scorsa stagione, in Italia non c’è più una regina del mercato. In questo paese anche complice la crisi è difficile fare calcio come in Germania, Inghilterra e Spagna ora anche la Francia sta mettendo la freccia e noi non riusciamo più a lavorare. C’è bisogno assoluto di uno stadio di proprietà per aumentare i ricavi e fare strutture polivalenti dove il tifoso possa vivere oltre la partita la sua passione e aumentare l’indotto economico. In questa maniera è difficile competere in Europa e rimarremo sempre più indietro rispetto alle big internazionali“.
Sul ruolo della comunicazione nel calcio
“Mourinho insegna che la comunicazione oggi nell’era dei “Media” è tutto se c’è una buona comunicazione anche tra staff tecnico e dirigenza si lavora meglio. Una buona comunicazione organizzativa è un ottimo biglietto da visita per le relazioni esterne e i risultati sul campo. Ci vuole oggi una comunicazione snella, brillante e trasparente e soprattutto solo per canali ufficiali senza filtri o interessi personali. Questo è il motivo della nostra Radio ufficiale e del canale televisivo che parlano i numeri ha un grande successo tra i tifosi a cui vogliamo dare sempre il massimo“.
Sull’importanza del calcio
“È fondamentale dato che è anche il mio lavoro, ma anche da tifoso della Lazio per me ha avuto sempre grande spazio nella mia vita. Ricordo ancora in Lazio-Vicenza il gol di Fiorini che solo a pensarlo mi fa venire i brividi sulla pelle. Oggi c’è il tifoso ma c’è anche il dirigente in me e quindi doppia responsabilità e grande onore”.
Pelè o Maradona
“Assolutamente Maradona, un vero genio del calcio che accendeva da solo la partita. Pelè grande classe ma Maradona era un marziano assoluto”.
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