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DE MARTINO sulla querelle LOTITO-IODICE: “Attacco vile solo per screditare una persona”
Il responsabile della comunicazione ammonisce: “Quando succede agli altri si tende a minimizzare, mentre quando capita a noi si verifica sempre una deriva eccessiva”…
NOTIZIE LAZIO – Ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3, il responsabile della comunicazione Stefano DE MARTINO dice la sua sulla querelle LOTITO-IODICE. Ecco le sue parole:
“È stata una telefonata carpita con l’inganno, contro ogni regola morale e non scritta. Mi dispiace anche per Massimo Mauro, che negli studi di Sky Sport si è improvvisato grande censore, scandalizzato chissà da che cosa. Quando succede agli altri si tende a minimizzare, mentre quando capita a noi si verifica sempre una deriva eccessiva. Mauro lo conosciamo, è stato anche in Parlamento, dovrebbe essere il primo a censurare certi tipi di atteggiamenti, invece così non è stato. Non so se Mauro abbia problemi personali con la Lazio, ma mi dispiace che poi nello studio passino concetti di questo tipo, senza mai chiedere contradditori. Mi auguro ci sia una riflessione su questo, altrimenti diventa difficile lavorare. Sembra ci sia quasi un partito preso. Si tratta di un estratto che non ha alcuna rilevanza giuridica, non è un’intercettazione di un’indagine. Non voglio arrivare a giudicare i contenuti, proprio perché il modo in cui si è arrivati al contenuto è assolutamente vile e infame. Mi dispiace per quello spettacolo che si è consumato nei salotti di Sky. Si è gridato allo scandalo quando invece andrebbe stigmatizzato il modo premeditato della questione, cosa che nessuno dice. Si sta sfruttando questa occasione per agire nei confronti di una persona, che ora è Lotito ma che potrebbe essere chiunque. Non è possibile che non si prendano le distanze da questa tendenza. Ci si indigna solo quando queste cose capitano a noi stessi. Questo atteggiamento a me non piace e voglio gridarlo con forza. Si stanno calpestando anche quelle che sono le regole del vivere civile, in nome di chissà quale cambiamento. Non possiamo avallare l’utilizzo di qualsiasi mezzo, solo per screditare una persona. Se prenderò provvedimenti? Il mio ruolo, in questo caso, è quello di raccogliere gli elementi che ruotano attorno alla vicenda, poi c’è chi deciderà se certi contenuti sono passibili di provvedimenti o meno. Io sottolineo solo che questo tipo di sistema non è accettabile”.
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