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De Vrij sfida Astori. Dallo sgarbo della Roma all’arrivo dell’olandese…

FACCIA A FACCIA – I due sono legati da una trattativa risalente a due estati fa, quando…

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DE VRIJ ASTORI LAZIO FIORENTINA – Destino. Intrecci di calciomercato e di vita. Lazio-Fiorentina propone tanti spunti interessanti, come quel filo, quella linea sottile e ormai quasi trasparente che lega De Vrij ed Astori. Due difensori diversi, due persone estranee, le cui vite però si sono incrociate alcuni anni fa. Facciamo qualche passo indietro.

LO SGARBO GIALLOROSSO – Estate 2014. Finestra di calciomercato. La nuova Lazio di Pioli comincia a prendere forma. Alcuni tifosi sono al mare, altri ad Auronzo. Tutti leggono i giornali, accendono le radio: vogliono rimanere aggiornati sulle trattative biancocelesti. Una in particolare, quella legata ad Astori. Il giocatore, già nel giro della Nazionale, viene scelto dalla società biancoceleste per fare il salto di qualità. La trattativa con il Cagliari, in preparazione a Sappada (vicino Auronzo di Cadore), è in dirittura d’arrivo. La strada verso la firma del contratto sembrerebbe essere priva di ostacoli. L’affare però si complica e la Roma si inserisce nell’operazione. Sabatini non si fa scrupoli e convince la società sarda. Tare prova fino all’ultimo a bloccare tutto. Viaggia di notte nel ritiro dell’allora squadra di Zeman, ma niente. I tifosi biancocelesti fanno pressione (FOTO). Sarebbe uno smacco troppo grande. Un boccone difficilmente digeribile. Le carte vengono però siglate e depositate. Astori arriva così nella Capitale, ma nella sponda giallorossa.

Uno degli striscioni che i tifosi biancocelesti esposero ad Auronzo dopo il mancato acquisto di Astori, andato alla Roma

SCELTA GIUSTA – La piazza insorge. Sotto gli ombrelloni si fa polemica, in città non si parla d’altro. Cominciano gli sfottò. Il popolo laziale diventa nero: non per l’abbronzatura, ma per la rabbia. Lotito capisce che non può più sbagliare. Deve fare uno sforzo, un colpo che riporti entusiasmo. Circolano tanti nomi ed alla fine la scelta cade su un olandese. Il giovane capitano del Feyenoord, esploso con l’Olanda nei Mondiali brasiliani da poco terminati. Di nome fa Stefan. Di cognome De Vrij. É un giocatore di livello internazionale. Van Gaal (suo ct alla Coppa del Mondo) se lo vuole portare all’Old Trafford. Il Manchester United chiama, lui risponde: “No grazie”. Sceglie la Serie A, sposa il progetto Lazio. Arriva per una cifra vicina agli 8,5 milioni, alla fine di luglio. Un unico obiettivo nella valigia e nella testa: lavorare e migliorare. Con umiltà ed intelligenza. Virtù di pochi. Valori che nel calcio fanno la differenza.

 

COL SENNO DEL POI… – “Alla fine è stato meglio che la Roma abbia acquistato Astori, altrimenti non avremmo mai preso De Vrij”. Tutti i laziali hanno pensato almeno una volta questo. E come dargli torto. L’olandese, nella prima stagione capitolina, è stato decisivo per la qualificazione alla Champions della squadra di Pioli. Poi l’infortunio ed un’annata vissuta ai margini. La sua assenza è pesata tanto, fin troppo. Da Pioli ad Inzaghi. Ora è tornato il muro insuperabile. Un difensore moderno, tatticamente impeccabile e con una tecnica da centrocampista. Il popolo biancoceleste se lo coccola e ringrazia Sabatini.

Riccardo Caponetti

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