DEJA VU’ 8 maggio ma stavolta HERNANES fa meglio di ZARATE

NUMERI E CURIOSITA‘ – Al quarantottesimo minuto i tifosi biancocelesti devono avere avuto un pallido ‘deja vu’: Lazio contro Handanovic in una sfida fondamentale per l’accesso in Europa disputata l’8 maggio. Infatti, esattamente due anni fa i biancocelesti guidati da Reja lottavano per la Champions e, a tre giornate dalla fine, il calendario li oppose all’Udinese che inseguiva a tre punti di distanza. Un vero e proprio scontro diretto nel vero senso della parola che i friulani volsero subito dalla loro grazie alla doppietta di Di Natale nei primi 45 minuti. Negli spogliatoi Reja decide di cambiare tutto: fuori HERNANES e GARRIDO, dentro ROCCHI e KOZAK, e assalto al fortino bianconero per riaprire la gara. L’occasione buona la LAZIO ce l’ha al 23esimo minuto della ripresa: vista l’assenza del rigorista deputato HERNANES, ZARATE ha l’occasione di accorciare le distanze dal dischetto ma la sua conclusione è debole e centrale e HANDANOVIC ha vita facile. I biancocelesti riusciranno poi a segnare con KOZAK ma a tempo ormai quasi scaduto. La stagione terminerà poi con le due formazioni appollaiate in quarta posizione ma la differenza reti premierà l’Udinese che riuscirà così a qualificarsi per i preliminari di CHAMPIONS.

LA STORIA CAMBIA? – Sempre l’8 maggio, stavolta del 2013, i biancocelesti si trovano di fronte ad una situazione analoga: di mezzo c’è sempre la lotta per una qualificazione alle competizioni internazionali (Europa League però…) e di fronte c’è nuovamente HANDANOVIC che indossa ora la maglia dell’Inter. Stavolta però il portierone sloveno di fronte ha HERNANES che quel giorno di due anni fa uscì anzitempo e non potè battere lui l’estrema punizione. Ma il brasiliano ha avuto una nuova chances e, dopo aver già sbagliato il suo primo rigore da quando è alla Lazio (e non in una partita qualunque: nel corso dell’ultimo derby), il PROFETA si dimostra implacambile: conclusione potente ad incrociare con HANDANOVIC che intuisce ma non ci arriva. Un gol fondamentale che regala alla LAZIO un successo che riaccende prepotentemente le speranze di centrare la qualificazione in Europa League. Tante le affinità con quel match di 730 giorni fa, ma oggi è andata diversamente, che non accada lo stesso all’ultima giornata?

Daniele Gargiulo e Antoniomaria Pietoso