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DELIO ROSSI: “LA COPPA? Andrà a chi ci arriverà meglio. Tifosi non state addosso alla squadra”
IL MESSAGGERO (G. De Bari) – Il tecnico della Sampdoria, vincitore del trofeo nel 2008, invita alla calma i biancocelesti che indica come possibili vincitori…
IL MESSAGGERO (G. De Bari) – L’edizione odierna del quotidiano romano propone un’intervista esclusiva a DELIO ROSSI, attuale tecnico della Sampdoria e allenatore della Lazio nel 2008 anno dell’ultimo successo biancoceleste in Coppa Italia.
Ecco alcuni estratti dell’intervista:
Rossi, come si gestisce questo periodo che precede la storica finale di Coppa?
«La squadra deve cercare di non pensare al derby, concentrandosi sulle restanti partite». […]
Il cammino dell’attuale Lazio ricorda un po’ quella che allenava lei.
«Allora mi auguro che si ripeta il finale di quattro anni fa, quando la squadra ritrovò tutto l’orgoglio e il carattere per chiudere in bellezza una stagione incerta».
Come si avvicinò alla finale di Coppa?
«Ogni giorno, appena sentivo parlare della sfida, tentavo di spostare il discorso su altri temi, perché il rischio è quello di arrivarci troppo carichi. Capisco perfettamente che, dovendo affrontare un derby, sarà ben più difficile».
Qualcuno vorrebbe che Petkovic impiegasse soltanto le seconde linee, in modo da preservare i titolari.
«Non sono d’accordo. Per presentarsi al meglio della condizione alla finale, occorre che i più forti vadano sempre in campo. Non credo che Klose, non giocando, arriverebbe al top della forma alla sfida contro la Roma. Fermo restando la gestione di quelli che accusano qualche problema, sono eccezioni che saprà valutare l’allenatore. Perciò la Lazio dovrà prima cercare di fare bene nelle ultime quattro giornate di campionato, poi potrà dedicarsi alla Roma».
E l’ambiente come dovrà comportarsi in queste settimane?
«I tifosi non dovranno stare addosso alla squadra, per non caricarla di eccessiva tensione, almeno fino alla vigilia dell’appuntamento. I calciatori sanno perfettamente quanto sia importante un derby in finale, soprattutto questo che è il primo che assegna il trofeo. Sono incontri che racchiudono tanti di quei significati che né il tecnico, né il tifoso hanno necessità di stimolare il gruppo».
A Roma si respira già aria di derby.
«Non mi sorprende, in quanto conosco bene la città e l’ambiente. L’ultima settimana sarà la più complicata, quando i giorni non passeranno mai e l’attesa diventerà spasmodica. La vittoria di quella magica notte ha rappresentato uno dei momenti più belli della mia vita. Nei lunghi giorni di vigilia sarà determinante il lavoro del tecnico, nel tenere tranquillo lo spogliatoio».
Chi vede meglio tra le due?
«A tre settimane dall’appuntamento è difficile esprimere un giudizio. La Coppa Italia andrà alla formazione che meglio arriverà alla finale, quella che avrà saputo gestire la pressione e sarà supportata da una buona condizione fisica. In quest’ottica sono convinto che il campionato potrà aiutare molto anche quei calciatori che oggi non sono al massimo».
Il pessimo girone di ritorno dei biancocelesti ha messo seriamente a rischio la qualificazione all’Europa League.
«A questo punto servirebbero quattro vittorie, ma forse potrebbero bastare dieci punti».
Nel calendario figura anche Lazio-Sampdoria…
«Ripeto: magari dieci punti potrebbero qualificare la Lazio. Che, secondo me, vincerà la Coppa».
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