INTERVISTE
Delio Rossi: “La finale di Coppa Italia sapevo sarebbe stata la mia ultima in biancoceleste. Ci tenevo a vincere”
ROSSI LAZIO INTERVISTA – Sono passati undici anni da quel 13 maggio del 2009 in cui la Lazio alzò al cielo la Coppa Italia. Di quella nottata ha parlato ai microfoni di Radio Incontro Olympia l’allenatore di quella squadra, Delio Rossi. Il tecnico ha ripercorso ricordi ed emozioni legati a quella stagione culminata con la vittoria in finale contro la Sampdoria. Ecco le sue parole.
Sulla vittoria della Coppa Italia
“Abbiamo vinto ai rigori ma non li avevamo provati mai in allenamento. Quando ti giochi qualcosa di importante non puoi replicarla nelle sedute con la squadra. La finale era la mia ultima partita in biancoceleste, lo sapevo ci tenevo a chiudere il mio rapporto con la Lazio con qualcosa di tangibile. Il giro di campo alla fine è stato un modo per salutare tutte le persone che mi avevano voluto bene, era quello che mi ero ripromesso quando ero arrivato. Subito dopo il gol di Dabo ho abbracciato il mio secondo preparatore atletico.”
Il rapporto con Ledesma
“È una di quelle persone che mi piacciono di più: parla con i fatti. È venuto alla Lazio in un momento difficile, doveva sostituire un giocatore importante.”
L’eredità di Peruzzi
“Muslera arrivò come l’uomo in più di quella squadra. All’inizio non era il portiere che poi è diventato e questo è successo solo grazie ai suoi sacrifici e alla preparazione di Grigioni che lo allenava. Il problema era sostituire Peruzzi che era un monumento. Scegliemmo Carrizo che aveva tanta qualità ma probabilmente anche qualche atteggiamento sbagliato che non gli ha fatto esprimere il suo talento.”
Sulla ripresa della Serie A
“Bisogna tenere in considerazione la salute, sempre, ma rendiamoci anche conti che questa situazione potrebbe pure durare anni. Il calcio è la terza industria in Italia e non si può aspettare l’arrivo del vaccino perché potrebbe volerci troppo tempo. Si deve trovare un modo di riaprire i giochi. Chi ha il compito di fare scelte è chiamato a una sfida importante. Sicuramente vedremo un calcio diverso, un calcio senza tifosi.”
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