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‘DERBY del bambino morto’, condannati tre romanisti e due laziali
ROMATODAY.IT -Quattordici i mesi di carcere per resistenza a pubblico ufficiale. Erano sedici i rinviati a giudizio: 11 gli assolti. Uno di loro è morto nel corso di questi nove anni…
ROMATODAY.IT – Arriva a conclusione la vicenda giudiziaria legata al derby interrotto del 21 marzo 2004. Come riporta l’edizione odierna di Romatoday, delle sedici persone rinviate a giudizio, undici sono state assolte e cinque condannate. Si tratta di tre tifosi della Roma e due della Lazio. I loro nomi sono: Fabrizio Della Lucilla, Massimiliano Garilli, Simone Sernicoli (questi tre tifosi giallorossi) e Ettore Abramo e Cristian Evangelisti (tifosi biancocelesti). L’accusa che li ha portati alla condanna di un anno e due mesi è quella di resistenza a pubblico ufficiale. Assolte invece le altre undici persone rinviate a giudizio. Uno di loro però è morto nel corso di questi nove anni passati da quel giorno di marzo. Nel derby del marzo del 2004 un banale incidente all’esterno dello stadio venne trasformato nella morte di un giovane spettatore. I tifosi entrarono in campo e il derby fu sospeso. Nel corso degli anni si era pensato ad un complotto tra le due tifoserie, un’azione premeditata contro le forze dell’ordine. L’accusa decadde però nel 2007, quando i tre ultras romanisti, diventati nel frattempo famosi nel mondo perché ritratti in campo a convincere Totti a sospendere il match, furono scagionati.
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