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DERBY. Igor Protti: «Klose come Signori, un esempio per i compagni. Chi vince? La Lazio»
L’ex giocatore biancoceleste parla dell’imminente stracittadina
DERBY. Igor Protti: «Klose come Signori, un esempio per i compagni. Chi vince? La Lazio»
L’ex giocatore biancoceleste parla dell’imminente stracittadina
“Se Luis Enrique vuole vincere deve limare la sua filosofia. Il derby? Lo vince la Lazio”. Queste le parole di Igor Protti, ex attaccante della Lazio, ai microfoni di Radio Manà Manà Sport durante la trasmissione ‘Buongiorno Calcio’. “Per le qualità dei giocatori della Lazio, penso che avrà la meglio proprio la squadra biancoceleste, ma la filosofia di Luis Enrique sono sicuro che porterà la Roma a fare grandi cose – poi ha sottolineato – Il tecnico giallorosso però deve adattarsi di più al calcio italiano, correggendo alcuni aspetti del suo credo calcistico. Tuttavia ha dimostrato di aver le idee molto chiare e se godrà del tempo necessario accordatogli dalla società otterrà risultati importanti”.
Protti parla poi del caso De Rossi: “Non conosco i fatti, preferisco non pronunciarmi. Quello che mi ha sorpreso è stata la posizione in campo di Daniele ad inizio campionato, poi ho capito cosa voleva il mister da lui. Per il gioco della Roma è un calciatore fondamentale”. Infine un ricordo dei derby e della stagione in cui giocò con la maglia della Lazio: “I primi minuti del primo derby mi tremavano le gambe. Segnare all’ultimo minuto il gol del pareggio in una partita che sembrava persa è stata un’emozione indimenticabile – poi ha aggiunto – Dopo 15 anni ringrazio Rambaudi che fece il suo unico assist di testa ed io feci un gran gol. Nei mesi precedenti fu difficile ambientarmi, un po’ per la grande città ma soprattutto le modalità del gioco di Zeman mi crearono non pochi problemi. Ho legato molto con Signori, un amico, anche se molti ci volevano in competizione. Beppe era un esempio per i compagni come lo è Klose, non credevo che il tedesco fosse così forte. Zeman e Zoff? Mi hanno allenato ma in comune hanno solo la lettera iniziale – infine ha concluso -. L’approccio al derby di Zeman era inesistente. Con Zoff avevo un rapporto straordinario, mentre con il boemo non sono proprio riuscito a costruirlo, nè a livello umano nè a livello professionale”.
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