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DERBY, SCARCERATI GLI ULTRAS GIALLOROSSI: “IL PICCONE SERVIVA PER LEGITTIMA DIFESA”
IL MESSAGGERO (A.Pierucci) – La sciarpa giallorossa al collo e sotto la giacca una spranga di ferro, un bisturi, un coltello e un piccone. Erano in assetto da guerriglia i due romanisti arrestati…
IL MESSAGGERO (A.Pierucci) – Come riferisce l’articolo de ‘Il Messaggero’, sono tornati a casa i cinque romanistiarrestati la notte della finale derby, per aver rubato la bandiera della Lazio a due tifosi. Il pm aveva contestato ai cinque giovani l’accusa di rapina, perché la bandiera era stata strappata anche con una raffica di calci. Solo per un genovese, con la passione per la Roma, è stata prevista la misura degli arresti domiciliari in attesa del processo. Degli altri quattro compagni di scorribanda, due sono completamente liberi e altri dovranno firmare in caserma. Tutti liberi, insomma, i tifosi giallorossi fermati nell’acceso dopo derby per il quale sono state trovate accatastate qua e là anche asce e lance. Il reato di possesso di oggetti atti ad offendere in occasione di manifestazioni sportive è stato così accantonato per quello più lieve di porto in luogo pubblico di armi. I due romanisti in aula devono essere stati convincenti: «Avevamo addosso il piccone e il resto solo in caso di necessità, per legittima difesa».
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