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Di Padre in Figlio. Pino Insegno: “Peccato per la Champions, ma sarà una festa unica, il popolo laziale si riunisce”

LAZIO DI PADRE IN FIGLIO – Ci sarà il 4 giugno l’evento che riunisce tutti i tifosi laziali, “Di Padre in Figlio”…

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LAZIO DI PADRE IN FIGLIO – Ci sarà il 4 giugno l’evento che riunisce tutti i tifosi laziali, “Di Padre in Figlio”. Nonostante i biancocelesti non potranno festeggiare con la qualificazione in Champions League, quella serata sarà comunque speciale per tutti perché coronerà una stagione che è stata lo stesso magnifica. L’evento, che vedrà tra le tante cose un’amichevole delle vecchie glorie della Lazio con il West Ham, sarà presentato da Pino Insegno, tifosissimo laziale. Al ‘Corriere dello Sport’ il conduttore ha parlato della magica serata che aspetta tutti i biancocelesti il 4 giugno alle 19:45 all’Olimpico.

DI PADRE IN FIGLIO – “Peccato non poter mettere la ciliegina Champions sulla torta. Speravamo di festeggiare nel migliore dei modi. Resta comunque una festa unica nel suo genere, la cosa bella di questa realtà è che accomuna tutte le parti, sacre, profane, laiche e clericali di un’entità sportiva. È bello vedere come il popolo laziale si riunisce. Sarà una giornata piena di belle idee, di ospiti d’onore. Canteranno e suoneranno. Sarà spettacolo con tutte le Lazio presenti. Non credo che in Europa tra le squadre di calcio si realizzi una festa simile. Il brand ‘Di Padre in Figlio’ è giusto, intende tutti quelli che hanno nel cuore questo simbolo. I tifosi sono uniti ai giocatori di oggi, a quelli del passato, alla Polisportiva. Come in una famiglia. ‘Di Padre in Figlio’ dovrebbe avere più eco. Signori, si prenda ad esempio questa grande manifestazione che unisce tutte le declinazioni di una società sportiva. Facciamo girare questo in Europa, la positività. È un’edizione unica, anche perché ci saremo tutti, anche la SS Lazio, partecipa ufficialmente per la prima volta. ‘Di Padre in Figlio’ non è più una reazione nei confronti della dirigenza, o della squadra”.

LA STAGIONE – “Negli ultimi anni la gestione è stata oculata. Lotito ha trovato uno come Tare che ci sta portando a mangiare pesce, a pranzo e cena, con 100 euro. E ceniamo bene. Abbiamo mangiato le ostriche. A lungo andare bisogna avere onestà intellettuale e riconoscere i pregi delle persone, da una parte e dall’altra. Pregi e difetti li abbiamo tutti. La Lazio non ha la tridimensionalità di altre squadre. Siamo stati bistrattati da un punto di vista arbitrale, in modo prepotente. Complotti no. Ma fatalità, si sono susseguiti troppi errori. Lazio-Torino grida vendetta. È stata comunque una stagione di uomini straordinari. È stato grande anche il cuore della Curva Nord, un cuore pulsante.”

LAZIO INTER – “Nella notte di Lazio-Inter ho rivissuto un’atmosfera da Lazio. Sembra che questa società non abbia un popolo molto attivo. Ma noi non siamo pochi, siamo tanti. A volte siamo sedentari. Il popolo laziale c’è, esiste, è numeroso. Non ci sono solo 25.000 tifosi. Mi piacerebbe molto che questa città non avesse figli e figliastri.

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