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Diaconale: “La Lazio era un punto di passaggio per i giocatori, ora è un punto di arrivo”
DIACONALE LAZIO – Arturo Diaconale ai microfoni di Radio Incontro Olympia ha parlato di vari argomenti relativi al mondo della Lazio…
pubblicato il 17/01
DIACONALE LAZIO – Arturo Diaconale ai microfoni di Radio Incontro Olympia ha parlato di vari argomenti relativi al mondo della Lazio. Dalla candidatura alla presidenza della Figc di Lotito, a de Vrij e Caceres: ecco le parole del responsabile della comunicazione della Lazio.
LOTITO – “Lotito l’ho sentito, era soddisfatto e contento dell’intervista uscita ieri. Il tratto distintivo del presidente è la spontaneità in tutti i suoi atteggiamenti, nel bene e nel male. Se fosse diventato il numero uno in Figc non credo che io sarei stato presidente della Lazio, c’è anche il figlio. Però con Lotito fuori dalla Lazio, la squadra ci avrebbe perso. Io delle faccende di mercato me ne occupo solo a decisioni prese.”
DE VRIJ – “Il mio auspicio è che de Vrij continui a giocare nella Lazio, visto che è una colonna della difesa e anche un ottimo ragazzo. L’annuncio poi lo darà Igli, il presidente, sicuramente non io. Quando sono entrato nella Lazio, l’opinione prevalente era che i migliori giocatori volessero andare via: la squadra biancoceleste non era un punto d’arrivo ma un punto di passaggio. Questa cosa è finita, anzi si è invertita.”
CACERES – “Oggi sono rimasto colpito dalla presentazione di Caceres che ha definito la Lazio un punto in cui ripartire, rilanciarsi, tornare ad essere un giocatore da squadra ai massimi livelli. È cambiata la percezione tra i giocatori della Lazio, molto più alta e importante e questo è il fatto vero.”
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