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Diaconale: “Lo stadio si farà a Roma Nord, c’è già il progetto”
Pubblicato il 16/03
DIACONALE STADIO LAZIO – “Le dichiarazioni di Sgarbi sul Flaminio? Nascono da un’incomprensione”. Puntuale come sempre. Dopo parole del parlamentare e critico d’arte, il responsabile della comunicazione della Lazio, Arturo Diaconale, è intervenuto alla radio ufficiale del club per fare il punto della situazione sullo stadio:
“Sgarbi, che è un vecchio amico e un entusiasta sostenitore dello stadio della Lazio, ha equivocato una telefonata fatta con Lotito dopo che lui aveva fatto delle dichiarazioni onorarie”
La volontà di Lotito…
“Il presidente vuole realizzare lo stadio a Roma Nord, sulla via Tiberina. Quello giallorosso invece sarà a Roma Sud, come vuole il buon senso. Il Flaminio non potrà essere lo stadio della Lazio, ci sono una serie di vincoli che lo impediscono. Inoltre c’è un trattativa con il comune per farlo diventare lo stadio del rugby”.
Il progetto c’è?
“Si, è pronto e dovrà andare di pari passo con quello della Roma. Quando il Comune affronterà la vicenda dello stadio della Roma dovrà contemporaneamente prendere in esame quello della Lazio. I due stadi devono camminare in contemporanea”.
Lotito e i contatti con il comune per Olympia..
“C’è stato un colloquio telefonico in cui si è parlato di altre questioni più che di stadio. In particolare di Olympia perché a qualcuno, in Campidoglio, è tornato in testa l’idea che non possa volare. Il presidente ha ricordato che il Tar ha autorizzato il volo di Olympia e che è trattata meglio di un giocatore (ride, ndr). La società la cura in maniera particolarmente attenta e con passione”.
Poi su Inzaghi:
“Bisogna elogiarlo, è la sorpresa assoluta di questo campionato. Fanno bene i suoi ex compagni a farli i complimenti. Lui è qui da 17 anni e il suo successo è frutto del lavoro di un team, di una società. Se la squadra e il mister stanno ottenendo ottimi risultati, è anche perchè alle spalle hanno una società altrettanto importante. Tutti i successi hanno dei padri, si vince con il collettivo. In questa stagione, nel successo della Lazio c’è la mano forte di Inzaghi, di Tare e della società. Ma anche di Peruzzi, di tutto lo staff: c’è la mano di tutti quelli che hanno contribuito a dare forza al progetto, che non è altro che lo sviluppo logico di un percorso che è iniziato da tempo. Il nostro gruppo è molto unito, ogni tanto ci sono delle piccole e normali tensioni che si superano facilmente”.
Il marketing:
“La Lazio vuole diventare una società di livello europeo. Queste iniziative sono importanti, la proiettano a un livello superiore. Il marketing sta facendo un lavoro ottimo, come la promozione nelle scuole. Il futuro è anche questo: dare il testimone alle nuove generazioni che possano crescere con questa pressione”.
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