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Dionisi vs Djordjevic: fisico e tecnica a caccia del gol perduto

FACCIA A FACCIA – Il serbo non segna dalla gara di andata…

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FACCIA A FACCIA – C’è un treno europeo su cui la Lazio sta viaggiando ad alta velocità e uno da prenotare già per la prossima stagione. Tra presente e futuro Pioli plasma la sua Lazio: il presente, quello di una squadra in piena corsa per l’accesso agli ottavi di finale della vecchia coppa Uefa, il futuro che passa invece dal campionato e dalla necessità di raggiungere il 6° posto per riprovarci anche l’anno prossimo. Per questo Frosinone è un crocevia fondamentale della stagione e i biancocelesti se la giocheranno come sempre, all’attacco. Il reparto che ha sofferto di più in questa stagione sarà guidato da Filip Djordjevic, pronto al confronto con il pari ruolo Federico Dionisi.

RISCATTO IN SERBO – Djordjevic guiderà la Lazio all’assalto del “Matusa”. Il centravanti serbo sarà il terminale offensivo di una Lazio a caccia di continuità ma fino ad ora senza gerarchie. Il liet motiv della stagione altalenante della squadra di Pioli è infatti la mancanza di un attaccante titolare, a parlare sono i numeri: 16 presenze in Serie A per Djordjevic, 17 per Matri e 14 per Klose, i tre i sono spartiti minuti e opportunità. Con una costante: il gol arriva con il contagocce. Fino ad ora il più prolifico è stato Alessandro Matri, con 4 reti in campionato, la delusione maggiore Miro Klose, il più grande marcatore della storia della Germania e dei Mondiali che non ha ancora esultato. Perché allora puntare su Djordjevic? Nonostante i 2 gol fin qui segnati dal serbo la risposta è semplice: il ragazzo di Belgrado fa un grande lavoro per la squadra, protegge il pallone, prende calci e fa un pressing. Racchiude tutte le caratteristiche della “punta tipo” che vuole il tecnico emiliano e la sensazione, più o meno diffusa, è che a parità di condizione tra i tre la spunti sempre l’ex attaccante del Nantes.

IL BOMBER DELLA PROMOZIONE – A Frosinone Filip il generoso troverà un suo alter ego, centravanti di stazza e bravo tecnicamente: Federico Dionisi. Stessa età (entrambi classe ’87), stessa voglia di lottare e di combattere su ogni pallone. Per Stellone è insostituibile, tanto che da inizio campionato ha saltato solo due match, uno per squalifica e l’altro per un leggero infortunio. Sette gol in 23 giornate, bottino non esaltante, ma è la sua duttilità a renderlo un perno di questo Frosinone: prima punta forte fisicamente, abile con entrambi i piedi e dotato di una buona tecnica individuale, può giocare anche come ala e s’intende a meraviglia con Ciofani, l’altro bomber a disposizione dei ciociari. Nato a Rieti e cresciuto calcisticamente a Monterotondo, in provincia di Roma, l’attaccante è stato il miglior marcatore del Frosinone nell’ultimo campionato di Serie B con 14 reti, quello che ha promosso i laziali nella massima serie. Ora il suo obiettivo è già dichiarato: segnare ancora, raggiungere e superare la doppia cifra per raggiungere una salvezza storica.

IL CONFRONTO – Sarà una sfida tutto fisico e tecnica tra Dionisi e Djordjevic. Da una parte il peso della responsabilità di una piazza che crede nella salvezza e che spingerà la squadra con calore verso le sfide decisive della stagione. Dall’altra la necessità di sbloccarsi: l’ultima rete di Djordjevic in Serie A è arrivata proprio nella gara d’andata contro il Frosinone all’Olimpico e un’astinenza di 19 giornate rischia di diventare un fardello troppo grande per uno abituato da sempre a far centro. E’ una sfida per rinascere, per rilanciarsi e per dimostrare di saper essere ancora decisivi.

Giorgio Marota
@GiorgioMarota

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