CONFERENZE STAMPA
GENTILETTI: “Sono pronto per domenica”, “BRAAFHEID: “Mi rilancerò con la maglia della LAZIO” (FOTO)
TARE: “BRAAFHEID è un giocatore esperto: ci aiuterà molto. GENTILETTI lo seguivamo da parecchio per completare la difesa”…
CONFERENZA STAMPA – Mancavano solamente loro due: dopo le conferenze di DJORDJEVIC, BASTA, PAROLO e DE VRIJ, oggi è il turno di Santiago GENTILETTI e Edson BRAAFHEID, gli ultimi arrivati in casa LAZIO, presentarsi ai nuovi tifosi.
LE PAROLE DI BRAAFHEID
Apre la conferenza il ds Igli TARE: “Oggi siamo qui per presentare Braafheid, un giocatore arrivato a Roma per completare una rosa che noi riteniamo importante, ma che aveva diverse carenze soprattuto nel ruolo di terzino sinistro. In estate si è presentata l’opportunità di fare questa scommessa, lui si è messo subito in discussione, venendo da un’annata particolare all’Hoffenheim. Abbiamo preso questa decisione comune di fare . Lui non è una novità: è un giocatore molto esperto a livello internazionale, con picchi come col Twente e Bayern Monaco e soprattutto giocando da protagonista una finale Mondiale. Sono sicuro che sarà utile a questa squadra”.
Parla ora BRAAFHEID: “Sono davvero felice di essere qui, dopo un periodo abbastanza difficile. Questa è una grande opportunità per rilanciare la mia carriera e la prenderò a due mani per avere successo”.
Si passa alle domande dei giornalisti:
Arrivi da un anno molto difficile…
“E’ una grande opportunità giocare in un grande club come la Lazio. Il mio obiettivo è tornare sui miei livelli e vincere qualche trofeo con questa squadra”.
Come approcci col campionato italiano?
“Sarà difficile. La cosa importante è avere una buona preparazione, allenarsi bene e, se giocherò, cercherò di dare il mio aiuto alla squadra”.
In quale posizione ti esprimi meglio?
“Ho giocato in entrambe le posizioni: sia centrale che sinistro. Posso dire che non ho preferenze, ma il ruolo è quello di terzino sinistro”.
Come è stato il tuo inserimento nella squadra?
“Questo è un grandissimo club: dal primo momento che sono arrivato, sono stato accolto con grande entusiasmo. C’è stato un grandissimo feeling e la prima cosa che ho notato è che c’è molto equilibrio: possiamo fare qualcosa di importante”.
(Fine)
LE PAROLE DI GENTILETTI
Come per Braafheid, la conferenza si apre con la presentazione del ds TARE: “Penso che il suo arrivo è stato, per tanta gente, una sorpresa. Si è parlato pochissimo di lui tra la stampa, ma è un giocatore che abbiamo seguito per moltissimo tempo. E’ un giocatore che da subito ci è piaciuto per il suo modo di approcciare la gara, con grande aggressività e personalità, ma anche con un’ottima tecnica. Era quello che cercavamo per completare il reparto. Abbiamo pensato molto prima di prenderlo, ma dispiace vedere che appena arrivato sia stato subito messo sotto la croce. E’ una cosa che succede spesso a Roma, però sarà il campo a giudicare. Penso e spero che lui sarà un giocatore molto utile alla nostra causa”.
Parola a GENTILETTI: “Sono molto contento che mi sia stat data la possibilità di giocare in una squadra così grande come la Lazio e le mie aspettative quindi sono molto alte. In passato ho giocato con una squadra importante in Argentina, cercherò di non deludere le aspettative. Giocheremo per conseguire risultati importanti nonostante in Italia ci sono tante squadra di alto livello. L’accoglienza? Sono stato ricevuto in modo ottimo e quando si entra in una squadra così importante in maniera così entusiasta è importante e mi rende felice”.
Si passa quindi alle domande dei giornalisti:
Domenica il Milan: fisicamente sei pronto?
“La partita che ci attende contro il Milan è sicuramente importante, ma io mi sento bene fisicamente. Poi deciderà il mister”.
Ti senti pronto per giocare già in uno stadio come quello di San Siro?
“E’normale che quando si viene da un altro tipo di campionato, e cambia squadra e allenatore, ci vogliano dei giorni per abituarsi. Ciò nonostante ho parlato con il mister che ci ha detto quello che si aspetta da noi e in questi giorni stiamo lavorando per questo”.
Cosa non è andato bene nella tua esperienza in Francia?
“Nel momento in cui si esce dal proprio paese non è mai facile e ci si deve adattare. Nel mio caso ho giocato con una squadra piccola (il Brest, ndr), ma ha contribuito a formare la mia esperienza che di mettere a disposizione della Lazio”.
Pensi di vincere qualche trofeo anche qui?
“Questo è quello che spero, così come lo speravo quando sono andato al San Lorenzo: non aveva mai vinto la Libertadores ed era quasi un’ossessione per loro. L’obiettivo è allenarsi e migliorarsi, ovviamente un trofeo non è una cosa che arriva dal giorno alla notte e bisogna lavorare tanto, ma la squadra è buona, l’allenatore è ottimo così come la dirigenza. E’ necessario però l’impegno di tutti”.
Cosa pensi di De Vrij?
“E’un ottimo giocatore, ma questa non è una scoperta, lo sapevamo già. Ha mostrato le sue potenzialità al Mondiale ed è un onore giocare accanto a lui. Gli auguro di fare una grande stagione, così come me lo auguro a me, ma per fare questo bisogna lavorare tanto”.
Cosa prometti ai tifosi della Lazio? Di entrare nel loro cuore?
“Naturalmente. A volte si può fare bene, altre meno, ma io prometto di fare il massimo. Mi auguro di entrare nel loro cuore, ma molto dipenderà dai risultati. Da parte mia posso dire che darò tutto”.
(Fine)
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