CONFERENZE STAMPA
PETKOVIC: “Mi fa piacere che la ROMA sia favorita, ma solo una squadra unita può vincere il derby” (FOTO e VIDEO)
Il tecnico biancoceleste aggiunge: “Abbiamo già dimostrato in passato di saper ribaltare i pronostici…”
NOTIZIE SS LAZIO – Oggi è giorno di vigilia del derby e Vladimir PETKOVIC prende la parola nel centro sportivo di Formello alle ore 14 nella consueta conferenza stampa di rito.
LE DICHIARAZIONI DI PETKOVIC
Da dopo il 26 maggio, ormai bisognava archiviare questa gara. Come ha preparato questa settimana?
“Non ho cominciato ancora a preparare, oggi per la prima volta parlerò della Roma con la mia squadra. La conosciamo bene. Tutto il resto è passato, l’abbiamo dimenticato da tempo. Ci concentriamo da oggi, conosciamo la Roma, ma dobbiamo concentrarci su cosa vogliamo noi e sfruttare le debolezze dell’avversario che ce ne sono”.
In Europa League, pochi tifosi allo stadio. Anche i dati del botteghino sono negativi, è preoccupato?
“Non sono preoccupato, mi dispiace. Ma tutti i tifosi anche in pochi hanno fatto tanto per questa squadra e sono sicuro che sarà così anche domani”.
Dal punto di vista tattico lei si aspetta una Roma garibaldina, la vuole aspettare, come pensa di interpretare questa sfida?
“Più che tattica serve la testa, la calma, una concentrazione per novanta minuti contro una signora squadra come la Roma che ha signori giocatori e ha ritrovato il proprio valore e ha ritrovato un certo identikit che ha sfruttato con il nuovo allenatore, subito pronto per questo campionato. Una Roma di valore, di tutto rispetto, ma la Roma ha anche punti deboli e la Lazio ha dimostrato tante volte che sta bene e che può dare tanto fastidio a questi avversari di pronostico favoriti”.
La Roma ha segnato otto gol nel secondo tempo, mentre la Lazio soffre un po’. Ha pensato a questo aspetto?
“Soffrire non significa non segnare. Ho visto la Lazio soffrire poco, salvo le partite con la Juventus, anche durante l’ultima partita in Europa, dove abbiamo segnato anche nel secondo tempo. Mi dà speranza di segnare per novanta minuti e difendere la nostra porta e restare senza gol”.
Roma favorita domani?
“Trasmetto parole vostre, tutti gli esperti danno la Roma favorita e mi fa piacere. Tocca alla mia squadra dare qualcosa di più, contro la favorita va dato di più del 100%”.
Che idee si è fatto su Garcia? Ci sono delle analogie con Garcia visto che anche lei aveva vinto le prime tre sfide, Avete dei punti in comune?
“Lui arriva da risultati fatti in campionato prestigioso come la Francia, già di valore. Io sono arrivato su questo palcoscenico come sconosciuto, nessuno mi dava neanche tre partite di credito. Tutto questo vale relativamente tanto o poco, l’importante è finire bene e concludere la stagione piena con successi”.
Garcia ha detto sfrutteremo la loro stanchezza perché hanno giocato in Europa
“Si vede che siamo stanchi, due giorni fa abbiamo giocato, tocca a loro sfruttare queste situazioni come a noi tocca dimostrare che abbiamo abbastanza energia per sfruttare le nostre qualità per affrontare con tanta energia e qualità questa Roma “.
Ci sono cose da migliorare rispetto alle ultime due partite?
“Ci sono tantissime cose da migliorare. Come ho detto alla squadra dopo i match con Chievo e Legia. Ci vuole maggiore concentrazione per novanta minuti, stiamo migliorando e anche domani sarà molto importante la comunicazione. Siamo ad un buon punto ad un buon progresso dall’inizio del campionato, aspetto una squadra con carattere che li metta in campo domani contro la Roma. Non basta dimostrare, ma serve vincere la partita”.
Pochi tifosi, ma GARCIA ha detto avremo il vantaggio del fattore campo. Sembra un derby fuori casa?
“Cambierà solo che avremo un panchina sul lato destro. Come la Roma si sente in casa, anche noi giochiamo in casa, la nostra Curva Nord sarà piena e mi sorprende tanto che la gente da altre parti delle tribune sta con noi e si vedrà quando segneremo un gol”.
La ROMA va spesso in profondità, prenderà una cautela in più?
“Sono forti in questi fraseggi ma anche sulle fasce, una squadra completa che ha dimostrato valore anche quest’anno. Un aspetto importante è la comunicazione, questi movimenti li conosciamo e ci vuole qualcosa in più per trasmettere le nostre idee e le responsabilità al compagno. Noi vogliamo avere la possibilità di metterli in difficoltà ma dobbiamo essere pronti anche a soffrire come successo nell’ultima partita, abbiamo avuto una squadra compatta anche quando l’avversario ci metteva in difficoltà. Questo sarà importante anche domani”.
Cosa differenzia questa partita dalle altre? Come si vince?
“La ricetta non c’è, c’è tanta aspettativa durante tutto l’anno. Si ricorda, si stuzzica sempre questo ricordo della finale di Coppa. Sicuramente è una partita difficile che può essere decisa anche da un minimo dettaglio o da una disattenzione, o da palla inattiva. Si costruisce tutto dalla testa, deve comandare la qualità del gioco e del movimento”.
La Roma ha delle motivazioni in più per archiviare il 26 maggio e può essere uno svantaggio o un vantaggio per la Lazio?
“Per noi è importante rimanere calmi, prendere questa partita anche con piacere, come una gara dove si vuole dimostrare qualcosa senza strafare, ma anche mettersi in mostra davanti a questo pubblico, perché lo stadio sarà quasi pieno, e a chi segue la gara fuori dall’Italia. Noi vogliamo dare una certa immagine anche in Europa come abbiamo dimostrato nell’ultima partita. Partita non si gioca ma si vince, come ha detto il mio collega Garcia. L’ho detto anche prima della finale di Coppa e ha ragone. Noi dobbiamo prendere questa partita in modo diverso, partita importante ma in palio ci sono solo tre punti e dobbiamo ragionare in questo senso”.
Fuori non c’è tanta tensione, invece dentro la spogliatoio come si respira questo derby?
“Non abbiamo avuto tempo, dovevamo concentrarsi per giovedì. Ieri era un allenamento di recupero. Da oggi cominciamo ad entrare nell’ottica del derby e spero che questo sarà un vantaggio. Avere più obiettivi spero sia un vantaggio. Si deve trasformare questa mentalità giusta il più velocemente possibile, la Roma ha avuto tutte le posssibilità di prepararsi bene”.
Preferisce che sia la Roma a fare la partita o che sia la Lazio ad impostare?
“Io preferisco sempre che la mia squadra conduca il gioca, che dimostri il proprio valore e che cerca di prevalere sull’avversario. Ora dipende anche dall’avversario che ha di fronte, dipende se domani riescono a prendere in mano subito il gioco. Noi dobbiamo essere pronti in tutti e due i sensi, sia impostare ma anche soffrire con la qualità”.
Considera la Roma una squadra che può puntare allo scudetto?
“Ogni pronostico è prematuro, abbiamo fatto tre partite, è una squadra valida, costituita da validi elementi, ma si deve confermare nel lungo periodo perché il campionato lungo. Può essere favorita dal fatto che è fuori dall’Europa e si devono concentrare solo sul campionato, tenere il ritmo di preparazione. Noi per fortuna abbiamo tantissime partite e nazionali che vanno e io devo ragionare in un’altra maniera per la mia squadra, ogni tanto devo rischiare di far riposare qualcuno per avere le energie dei miei nazionali anche dopo Natale e sperando sempre che non succedano infortuni banali, che noi cerchiamo di evitare. Purtroppo adesso ho fuori tre-quattro infortuni banali e neanche uno muscolare”.
Lulic è cambiato dopo il 26 maggio? Ha più sicurezza in se stesso? Gli è cambiata la vita?
“Vincere un trofeo cambia la vita a tutti. Non si può tornare indietro o rimanere se stessi. La gente si aspetta di più da tutti i giocatori e anche da me come allenatore e dal team. Lì abbiamo avuto difficoltà a tornare alla realtà, come avete vistocon la Juvenuus. Ma abbiamo visto nelle ultime partite come stiamo crescendo e prendendo di nuovo la via della vera Lazio e questo vale anche per Lulic”.
In difesa mancano Biava e Radu rispetto a quella partita, a che punto è la difesa? A che punto è l’amalgama dei nuovi quattro=
“Siamo ad un buon punto, dobbiamo evitare qualche errore di troppo nella marcatura e nella chiusura, ci vuole tanta comunicazione tra loro e tra i reparti. Dobbiamo respirare in modo uniforme come un vero team perché solo una squadra unita può vincere il derby”
Lotito ha detto che la Lazio ha cambiato atteggiamento rispetto alle prime uscite. E’ d’accordo?
“E’ la crescita della squadra, degli uomini e di pensiero e.Vincendo stiamo facendo bene, perdendo facciamo meno bene. Spero che continuiamo a fare bene”.
Sulla posizione di Ciani, come mai lo ha spostato sul centro destra?
“Per loro non cambia molto, sia Ciani, che Novaretti che Cana hanno giocato da tutte e due le parti e sono tutti destri non hanno problemi. E’ importante anche l’accoppiamento tra centrali o esterni, anche la possibilità di parlare insieme”.
Come stanno Felipe Anderson e Perea?
“Perea non è stato convocato in Europa perché non ha il trasferimento spero che sarà presto a posto. Ci vuole tempo per integrarsi tecnicamente e tatticamente, sta bene fisicamente, se sta tutto a posto sarà convocato. Ora Felipe Anderson ha fatto ulteriori controllo, sta bene, deve essere convinto che sta bene e che non sta più male. Spero che nelle prossime partite possa far vedere il vero Anderson che conosciamo dal Brasile”.
(fine)
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