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Doppio tabù da sfatare contro l’Inter: Pioli si affida al Mitra
NUMERI E CURIOSITA’ – Nel nuovo millennio poche soddisfazioni biancocelesti a San Siro…
Pubblicato il 18/12 alle 12.00
NUMERI E CURIOSITA’ – La vittoria sull’Udinese ha regalato una boccata di ossigeno alla Lazio, ora l’obiettivo è cercare di chiudere l’anno solare in bellezza facendo risultato contro l’Inter. Pioli è stato chiaro: “Nelle coppe siamo andati bene, ma è in campionato che dobbiamo recuperare”, a San Siro si attende quindi una risposta dai suoi ragazzi in modo da certificare la fine della crisi. Per caricare la truppa, oltre a queste motivazioni, potrebbe far leva anche sull’orgoglio: dall’inizio del nuovo millennio i biancocelesti hanno ottenuto una sola vittoria in casa dei nerazzurri, a fronte di 9 pareggi (uno dei quali arrivato sul neutro di Bari) e altrettante sconfitte. L’ultima affermazione risale all’8 maggio 2013: un 3-1 che ha rotto un digiuno che durava da 15 anni.
DIFFICOLTA’ CONTRO LE BIG – Sfatare il “tabù Meazza”, ma anche quello delle big. In questo campionato, infatti, la Lazio ha collezionato solamente sconfitte contro le formazioni che occupano attualmente le prime 10 posizioni. Tutt’altro rendimento, invece, contro le restanti 10: 8 vittorie e 2 pareggi. Per dare una svolta alla propria stagione bisogna iniziare a collezionare qualche scalpo importante.
MATRI LA CHIAVE – L’impresa non sarà certamente facile. La squadra di Mancini sta viaggiando a gonfie vele (7 vittorie nelle ultime 8 gare) e sembra aver trovato la quadratura del cerchio. A testimoniarlo sono i numeri: Handanovic è riuscito a tenere la propria porta inviolata 11 volte finora (anche qui, 7 volte nelle ultime 8 occasioni) e nei 5 maggiori campionati europei nessuno è riuscito a fare meglio di loro. Per tentare di far saltare il fortino nerazzurro Pioli si affiderà ad Alessandro Matri, che ha appena conquistato lo scettro di bomber stagionale della rosa (6 reti fin qui) ed è reduce da tre gol nelle ultime tre gare. Anche se non bisogna sottovalutare la sua capacità di essere incisivo a gara in corso: il 50% delle segnature le ha realizzate da subentrato. Una caratteristica, tra l’altro, che rappresenta uno dei punti di forza di questa Lazio: 6 delle 18 marcature arrivate fin qui portano la firma di un subentrato (miglior dato della Serie A). La domanda, quindi, sorge spontanea: conviene lanciare il numero 17 dall’inizio?
Daniele Gargiulo
Per le statistiche si ringrazia Lazio Page
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