I DUE DI PICCARI. MAURI dirige l’orchesta, DJORDJEVIC nebuloso

I DUE DI PICCARI – Nuova puntata con la rubrica di Lazionews.eu: “I DUE DI PICCARI”. Al termine di ogni partita della LAZIO sarà Marco Piccari, telecronista di Mediaset Premium, a indicare chi sale e chi scende nella formazione biancoceleste. Ecco le nominations di Lazio-Atalanta:

I DUE “PIU’”

Mauri: “Che bella festa, che splendida festa…che cannonata di serata…oh, oh, oh, oh ma che musica che musica…”. E’ proprio il caso di dirlo: il maestro Stefano Mauri ha diretto l’orchestra e la serata è  diventata una bella serata. Dopo un primo tempo da sbadigli Mauri, nella seconda parte del match, ha cambiato ritmo e la Lazio ha suonato una musica trionfale. Il centrocampista ha dimostrato ancora una volta quanto sia importante un giocatore con le sue caratteristiche, forse l’unico nella rosa della Lazio. Devastante negli inserimenti e maestro nei movimenti senza pallone.  Un  mix esplosivo e se a questa ricetta aggiungi i gol, 2 nell’occasione, Mauri diventa determinate. 34 anni e non sentirli e con i 6 gol realizzati in 10 partite al momento è il centrocampista  più prolifico del campionato. Autorevole. Voto 8   

Basta: “Si viaggiare evitando le buche più dure…gentilmente senza fumo con amore dolcemente viaggiare rallentare per poi accelerare, con un ritmo fluente di vita nel cuore gentilmente senza strappi al motore e tornare a viaggiare” Il treno, Dusan Basta, è tornato a viaggiare senza strappi ma con un accelerazione costante e potente. Nel primo tempo è andato anche lui sotto ritmo, poi ha cambiato marcia e via a solcare ed arare la corsia destra.  Sovrapposizione interne ed esterne, chiusure difensive, ripartenze e assist per la rete del 3-0. Un freccia rossa, pardon, bionda inarrestabile. Voto 7 

I DUE “MENO” 

Djordjevic: “Ci sei solo tu con quella porta davanti e un tiro da segnare che aspetta per svelarti se…tutti quei sogni per cui tu corri…solo tu, e quella porta più in là…sotto i fischi di tutti quando quel tiro non va…niente paura tu corri…”  L’impegno, la corsa, la determinazione non mancano certo a Filp Djordjievic, un generoso che in campo non si risparmia mai. Un centravanti, il serbo, che gioca molto per la squadra e anche contro l’Atalanta ha mostrato queste qualità, però un attaccante alla fine deve segnare e le 4 partite in campionato  senza gol cominciano a farsi sentire, soprattutto in casa dove Filip ha realizzato appena una rete sulle 6 complessive. Quindi è  giunto il momento di tornare ad incidere, meglio non esultare e fare invece esultare. Nebuloso. Voto 5.5 

Ledesma: “Certi notti ti senti padrone di un posto che di giorno non c’è…certe notti se sei fortunato bussi alla porta di chi è come te…Non si può restare soli, certi notti qui, che se ti accontenti godi, così così…certe notti son notti e le regaliamo a voi…”. Per una notte Ledesma, vista l’indisponibilità di Biglia, è tornato padrone del centrocampo. Cristian si è messo davanti alla difesa nella mediana a tre e anche lui nel primo tempo è andato così e così…Il giocatore rimando spesso basso e troppo arretrato non riusciva a dare la giusta assistenza sia in fase di pressing, che di costruzione del gioco. Una situazione resa ancora più difficile dal poco movimento dei compagni di reparto. Inoltre il giocare spesso il pallone per vie centrali ha reso la manovra non incisiva. Nel secondo tempo Ledesma si è portato qualche metro più avanti di conseguenza è aumentato il pressing  sia della squadra, che del giocatore che ha messo in difficoltà Cigarini dalla parte opposta. Una prestazione, quella di Ledesma, che è cambiata e cresciuta con il primo gol della Lazio, anche perché il giocatore ha cercato di alimentare le corsie esterne con maggiore frequenza. In crescita. Voto 6