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Ecco cosa rischiano le societa’

IL CORRIERE DELLO SPORT (Edmondo Pinna) – Sempre più complicata la situazione riguardante le società calcistiche implicate nell’inchiesta di Cremona, con diverse responsabilità e rischi…

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RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – Si rimette in moto la giustizia sportiva, con il Siena a rischiare più di tutte. Come riportato oggi da “Il Corriere dello Sport“, a mettere nel guai il club toscano le dichiarazioni di Coppola al Pubblico Ministero di Cremona, ritenute “più collaborative”.  Si tornerà quindi a parlare di responsabilità dirette, oggettive e presunte.  Fondamentali potrebbero essere gli interrogatori delle persone sottoposte ieri a custodia cautelare (Bazzani, Spadaro, Rinci e Quadri), loro dovranno smentire o definire i fatti e le circostanze delle quali sono accusati. Ordinanza piena di “omissis”, quindi con qualche angolo dell’inchiesta su cui gli investigatori di Cremona vogliono fare piena luce. I processi sportivi recenti hanno chiamato spesso le società a rispondere dell’operato dei propri tesserati, coinvolgendole per responsabilità oggettiva. Penalizzazione che ha comportato un punto di penalizzazione per ogni partita. La situazione che emerge nelle 212 pagine dell’ordinanza sembra più pesante per il Siena, il quale ha già ricevuto 6 punti  di penalizzazione nel campionato 2012-2013 e 100mila euro d’ammende complessive, che per Milan e Lazio. In un passaggio dell’interrogatori di Coppola si parla di Siena- Varese e dell’incontro con l’ad bianconero Sganga, che il portiere ricorda: “lo Sganga mi disse che il Presidente aveva dei contatti con il mondo politico di Varese e che queste persone che conosceva volevano vedere vincere il Varese per poter chiudere in bellezza il campionato. Mi chiese pertanto di verificare l’eventuale disponibilità dei miei compagni di squadra nello spogliatoio. Qualora il problema che si frapponeva all’accettazione di questa proposta, fosse stato costituito dal premio che la squadra avrebbe guadagnato qualora fosse arrivata al primo posto, il Presidente avrebbe comunque garantito il medesimo”. Fosse accertato il conivolgimento diretto del presidente del Siena Massimo Mezzaroma, ci sarebbe la responsabilità diretta, e dunque la retrocessione in lega Pro. Lazio e Milan sarebbero, eventualmente, coinvolte invece per responsabilità oggettiva: Brocchi e Gattuso (che rischiano la pena-base di sei mesi di squalifica) erano, all’epoca dei fatti, tesserati per le due società. Diverso il discorso di Conte, le dichiarazioni di Coppola non hanno aggiunto nulla a quanto dichiarato dalla giustizia sportiva. Fu omessa denuncia, nessun illecito.

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