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Ecco il DASPO per il branco, una stretta contro gli ultrà

LA REPUBBLICA (M. PINCI) – “Li tratteremo come mafiosi”, annuncia il Ministero dell’Interno. Previste pene fino a 8 anni…

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RASSEGNA STAMPA – Daspo di gruppo, sanzioni più lunghe, divieto di trasferte fino a due anni, arresto differito esteso anche ai razzisti e inasprimento delle pene per la frode sportiva. Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri il documento proposto dai ministri dell’Interno Alfano e della giustizia Orlando, che si propone di offrire «gli strumenti di prevenzione e di contrasto» ai «fenomeni di illegalità e violenza in occasione di manifestazioni sportive». Una stretta contro gli ultrà: «Li tratteremo come mafiosi». Così, sottolinea La Repubblica (M. Pinci), era stato annunciato e così è accolto – pur trovando anche molte critiche da una parte dell’universo istituzionale – il pacchetto di misure. Chi invoca investimenti ingenti nell’attività di intelligence per prevenire episodi di violenza fuori dagli stadi, zona franca in cui dilaga la violenza ultrà, resta ancora una volta deluso: Alfano punta invece sul Daspo «di branco», come lo ha definito il ministro, e che potrà colpire gruppi organizzati di tifosi o insiemi di persone per le responsabilità di una parte. Di fatto, basterà essere affiliati a un gruppo in cui qualcuno lancia un sasso (o farne parte in quel momento), per vedersi recapitare il divieto di accesso alle manifestazioni sportive: che da oggi potrà essere esteso per i recidivi fino a 8 anni, e non più solo fino a 5.
Ma la misura mostra altre criticità. C’è già chi ritiene il provvedimento inapplicabile: «Sta al diritto come un pugno in faccia, la responsabilità penale è personale», avverte l’avvocato degli ultrà Bordoni. In più, per gli uffici investigativi vorrebbe dire “censire” i gruppi organizzati di tutte le tifoserie d’Italia, sforzo incredibile a livello di tempi e costi. Di certo il Daspo diventa versatile: sarà applicabile a qualunque episodio di violenza nella vita quotidiana. E potrà essere esteso a striscioni e scritte incitanti alla violenza. Ma il decreto, che vieta rapporti commerciali tra tifoserie violente e società sportive e punta a snellire nel termine delle 48 ore le procedure d’adeguamento strutturale degli impianti, segna soprattutto una stretta intorno al tema del razzismo, di freschissima attualità nelle curve di tutto il paese.
Estendendo anche a episodi di odio razziale l’arresto differito alle 36 ore successive al reato, già previsto per i reati da stadio. Altro punto forte, il divieto di trasferte di un’intera tifoseria per 2 anni di fronte a episodi di particolare violenza, «con la chiusura della curva o il divieto di vendita dei biglietti alle tifoserie». Ma il decreto acuisce anche le pene per la frode sportiva: una scelta figlia degli scandali sul calcio scommesse degli ultimi anni: le combine potranno essere punite con reclusione fino a 6 anni, e fino a 9 in caso di alterazioni dei risultati del concorso pronostici. Rendendo possibili l’arresto e le intercettazioni nella fase d’indagine.

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