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EDERSON non molla il sogno chiamato BRASILE: “La speranza è l’ultima a morire. Futuro? Se ci sarà un’occasione buona per tornare in patria la coglierò”
L’ex Lione aggiunge: “L’infortunio all’esordio in nazionale è stato il momento più triste della mia carriera. Devo molto alla mia famiglia…”
NOTIZIE SS LAZIO- E’ uno dei calciatori che hanno più deluso in questa stagione sciagurata per la Lazio. Ederson Honorato Campos è tornato in patria, nella sua Parapua, per le vacanze di Natale, e ai microfoni del portale brasiliano ‘globoesporte’ il centrocampista biancoceleste ripercorre la sua carriera in Europa. “Il mio obiettivo iniziale era quello di farmi spazio in Europa. La squadra in cui giocavo da ragazzino lavorava in questo modo, valorizzava i giocatori e li vendeva. In Francia mi sono impegnato molto, al di là della normale routine di un giocatore, ho voluto imparare la lingua e mi sono adattato al freddo. Per fortuna è andato tutto bene”. Poi la chiamata del Lione. “È stata una grande gioia trasferirmi al Lione. La squadra aveva giocatori del calibro di Juninho Pernambucano, Fred e Cris, tra gli altri. Finalmente avevo raggiunto grandi palcoscenici. I responsabili del calcio in Europa sono molto attenti all’impegno che metti in mostra. Vogliono che tu ripaghi la loro fiducia”. Ma per il giocatore verdeoro, come per la maggior parte dei suoi connazionali, la tradizionale ‘saudade’ è sempre dietro l’angolo. “Non c’è niente come il calore della famiglia. Devo molto a loro, che mi hanno sempre incoraggiato ad inseguire questo sogno”. Arriva anche la convocazione nella nazionale guidata da Mano Menezes, conquistata il 10 agosto del 2010, nell’amichevole contro gli Stati Uniti. L’esordio di Ederson dura però solo tre minuti a causa dell’ennesimo infortunio della sua carriera. “Tutto è diventato un incubo. È sicuramente il momento più triste della mia carriera, ho aspettato anni quella partita e mi sono infortunato. È vero che non posso tornare indietro, ma la speranza è l’ultima a morire”. Sul futuro. “La gente mi chiede sempre se tornerò a giocare vicino a casa mia. Qualora si presentasse una buona occasione, la coglierò al volo”.
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