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Empoli-Lazio dalla A alla… Z

DALLA A ALLA Z – Lazionews.eu vi racconta con il match con le lettere dell’alfabeto…

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LA PARTITA DALLA A ALLA… Z – La Lazio cerca Empoli per una vittoria in trasferta che manca da tempo. Oggi alle ore 18 Candreva e compagni cercheranno di continuare la striscia positiva dopo la vittoria rigeneratrice in Europa League, ma Giampaolo non si sta e vorrà fare bella figura al Castellani schierando la miglior formazione possibile. Lazionews.eu vi racconta il match con tutte le lettere dall’alfabeto con la rubrica “LA PARTITA DALLA A ALLA Z”.

A di Allenatori, le dichiarazioni. Pioli-Giampaolo, due tecnici a confronto. Entrambi, ieri in conferenza, hanno parlato delle rispettive avversarie e delle condizioni dei propri ragazzi. Il tecnico dell’Empoli ha affermato: “Non c’è assolutamente da fidarsi, la Lazio ha dei valori tecnici di altissimo livello. Ha avuto dei problemi di infortuni, ma sta recuperando tutti. La Lazio ha fatto riposare dei giocatori, quindi non mi aspetto un avversario stanco”.  Pioli invece ha parlato di un’ipotetica vittoria: “In campionato non vinciamo da un mese. Dobbiamo giocare con molta compattezza contro un ottimo avversario. Vogliamo fare la partita e tornare a fare 3 punti. Io credo che i percorsi siano differenti rispetto all’anno scorso. La classifica non è buona, ma so pure che noi possiamo essere protagonisti in tutte le competizioni”.

B di Bentornato Antonio. Due partite, Palermo e Dnipro, due gol: finalmente Candreva. Il bell’Antonio è mancato davvero a tutti, forse un po’ anche a se stesso: dal ritiro sembra essersi svegliato dal torpore di un inizio campionato in sordina, ed ha riattivato gambe e mentalità. L’87 biancoceleste arriva primo al ritiro, segna contro il Dnipro un bel gol e seda la lite tra Radu e Morrison: sempre più leader nello spogliatoio, sempre più capitano senza fascia. Gli manca sempre quella, ne percepisce l’assenza sul braccio. Ma Antonio che camminava, ha cominciato a correre di nuovo. Anche con la Lazio. E quando è in partita, non ce n’è per nessuno. Bentornato.

C di Come una stagione fa.  L’anno scorso l’Empoli si impose per 2-1 con i gol di Barba, Maccarone e Djordjević. L’ultimo pareggio risale al 2006-2007, 1-1 nato dalle reti di Vannucchi e Pandev. L’ultimo successo dei capitolini è avvenuto l’anno prima, 3-2 firmato da Bonetto, Tavano, Dabo, Tare e Liverani.

D di Dove sono i centravanti. Entrambe le squadre siano alla ricerca di un centravanti di riferimento: l’Empoli punta soprattutto sui gol di Riccardo Saponara (4 gol fin qui), anche perché Marko Livaja, Manuel Pucciarelli e Alessandro Piu non si sono guadagnati un ruolo da protagonista. La Lazio di prime punte ne avrebbe anche troppe: Filip Djordjevic, Miroslav Klose e Alessandro Matri, hanno tutti offerto troppa discontinuità a livello di presenze prima ancora che di gol segnati perché uno dei tre potesse diventare il leader della manovra offensiva di Stefano Pioli.

E di Euromissione compiuta. Una vittoria facile facile, 3 a 1 e Markevic e i suoi a casa. Un primato nel girone che permette alla Lazio di Pioli di arrivare alla fase successiva in Europa League. Qui, in eurovisione, i biancocelesti danno spettacolo: un pareggio, quello con lo stesso Dnipro in trasferta, poi un filone di vittorie di settimana in settimana. Ora si torna a lottare in campionato, dove le cose non vanno così bene. La squadra chiede pazienza, i risultati arriveranno. Magari già da stasera contro un avversario duro ma abbordabile.

F di Fabbri, il fischietto sconosciuto. La gara è stata affidata a Fabbri, accompagnato dagli assistenti Ranghetti e Vivenzi, dagli addizionali Russo e Maresca e dal IV uomo Vuoto. Per l’arbitro di Ravenna si tratta della prima volta contro la Lazio.

G di Giallo-Gentiletti. Durante la partita di domenica scorsa contro il Palermo è arrivata la squalifica che vedrà Gentiletti costretto a guardare da casa questa trasferta ad Empoli: per il difensore argentino, infatti, è il 5° giallo della stagione.

I di I più giovani. La squadra più giovane della Serie A. Skorupski, classe ’90, Tonelli anche lui del ’90 e Saponara, del ’91, Zielinksi ’94 e Buchel ’91, Livaja ’93 e Pucciarelli ’91. Poca esperienza, ma grande carattere: un gruppo compatto che a volte ha pagato la giovane età ma non si è fatta intimidire da nessun avversario, e lo stesso farà anche con i biancocelesti. Giovani si, ma già grandi.

L di “Lo spogliatoio è unito”.  Quando non ci sono i risultati si fa un’insensata caccia alle streghe, ma lo spogliatoio è stato sempre unito. Abbiamo perso qualche certezza nelle ultime settimane, ma con i risultati possiamo tornare quelli dell’anno scorso. Il nostro è un gruppo compatto, confrontarci fa bene ogni tanto quindi bene così!”. Queste le parole di Pioli dopo la vittoria di giovedì. Lo spogliatoio, su cui si sono montate tante storie, alcune affascinanti, altre meno, qualche momento di tensione l’ha vissuto. Ma il tecnico protegge il nido e difende i suoi: nessuna rottura, nessuna spiacevole situazione. E’ solo un momento, destinato a passare, a rimanere tale.

M di Mario Rui. La stessa squadra di Giampaolo ha voglia di riscattarsi dopo la sconfitta dell’anno scorso: ” Vogliamo dimostrare di essere cambiati”, commenta così Mario Rui :”Sarà una partita molto importante: loro sono una squadra forte, che verrà qui per uscire da un momento negativo. Noi vogliamo continuare a fare punti e vogliamo farlo anche contro la Lazio. Dobbiamo stare attenti a non fargli fare il loro gioco, hanno una rosa importante”,

N di Non è tempo per noi. Che non fosse una stagione fortunata, tifosi, allenatore, giocatori e presidente se ne sono accorti già da quella maledetta Supercoppa a Shangai. Gli infortuni, uno dietro l’altro e le prime certezze hanno cominciato a vacillare per poi crollare miseramente davanti ad avversari sia grandi che meno. Sulle note del dolce terzo posto della scorsa stagione, il gruppo si è svegliato ed ha capito che tutto era diverso: i primi problemi interni, le discussioni, i patemi della piazza, il silenzio della Curva. E poi il derby perso, un altro, nel silenzio dell’Olimpico che trasmetteva la gara di MotoGp di Rossi. I ritiri forzati, le ansie da prestazione: non è tempo per questa Lazio, ma non è detto che qualcosa non possa cambiare.

O di Ondata di buonumore. Magari una vittoria dietro l’altra, la giocata di un compagno, la fiducia gli uni degli altri. O forse soltanto affrontare gli errori, valutarli per superarli insieme: l’ondata di buonumore più partire da Empoli. Proprio i toscani potrebbero essere la linea definita di un capitolo da dimenticare ed un altro ancora da scrivere: sembra che davvero, stavolta, Parolo e i colleghi cerchino seriamente la via del successo. Che l’ondata di buonumore vi travolga.

P di Pucciarelli. Manuel Pucciarelli, in panchina a Firenze, potrebbe esserci contro la Lazio. Attenzione a questo giovane attaccante, che resta però insidiato da Livaja, a segno con la Fiorentina. Anche Mario Rui, fresco di rinnovo fino al 2019, ha lavorato con i compagni, dopo essere rimasto ai box per una lieve contrattura rimediata nel derby.

Q di Qualche Statistica.  L’Empoli ha vinto solo tre dei 16 precedenti con la Lazio in Serie A: due di queste vittorie sono arrivate nei due incroci più recenti al Castellani. L’ultimo successo della Lazio a Empoli in Serie A è datato novembre 2005 – i biancocelesti hanno subito gol in sette delle otto partite giocate al Castellani nel massimo campionato. La Lazio arriva da tre sconfitte consecutive fuori casa: in Serie A non perde quattro trasferte di fila dal marzo 2013. L’Empoli è la squadra dei cinque maggiori campionati europei che ha effettuato meno tiri di testa in stagione (4). La formazione toscana è anche quella che ha sprecato più punti da situazione di vantaggio in questa A (12). La Lazio ha la seconda peggior difesa esterna del campionato: 16 le reti subite, due meno del Carpi. L’Empoli è la squadra che ha subito più falli tra i maggiori cinque campionati europei (272).

R di Radu vs Morrison.  Spunta l’ennesimo retroscena: nella giornata di mercoledì, Morrison avrebbe avuto un battibecco con alcuni senatori dello spogliatoio biancoceleste, tra cui Radu, a cui non è piaciuto l’atteggiamento svogliato dell’inglese. I due si sono scontrati; a fare da pacere Antonio Candreva, sempre più leader. La rinascita laziale passa anche attraverso le discussioni.

S di “Sono fuori dal Tunnel”. Per poterlo dire, forse non basterà nemmeno una vittoria ad Empoli. Magari macinare punti fino a fine anno si, e mister Pioli, che sente la panchina scottare ancora lo sa bene: E’ un primo passo, la prova l’avremo domenica. Il risultato è importante, ma sappiamo che se giochiamo così è più facile ottenere un risultato positivo”. 

T di Testa all’Empoli. Alessandro Matri, protagonista non protagonista di Lazio-Dnipro ha commentato così la partita di oggi: “Sì, l’Empoli sta giocando bene. Hanno elementi importanti e dovremo stare attenti. Ma dobbiamo guardare più noi stessi: se mettiamo la rabbia e la compattezza che abbiamo messo in mostra in certe gare siamo avversari difficili da affrontare”.

U di Uscire dal tabù. Le trasferte, quest’anno, sembrano un film noir che sta diventando troppo ripetitivo. Stasera ad Empoli la possibilità di spezzare l’incantesimo: non sarebbe una conferma, ma solo l’inizio di un percorso che andrebbe coltivato di trasferta in trasferta, di campo in campo, di città in città. Sicuramente un punto da cui partire, il momento sembra maturo. Potrebbe iniziare proprio ora la rinascita di questa squadra che da inizio anno ha vissuto turbolenze inattese.

V di Vedi il Castellani e poi muori. Lo Stadio Carlo Castellani è un impianto sportivo di Empoli.  Inaugurato il 12 settembre 1965, è dedicato a Carlo Castellani, morto prematuramente dopo essere stato deportato nel campo di concentramento di Mauthausen e che ha detenuto per più di sessanta anni il record di maggior numero di reti segnate con la maglia dell’Empoli, superato nel 2012 da Francesco Tavano. Il 4 ottobre del 2008 il settore inferiore della Maratona, dove trovano posto gli ultras, è stata intitolato a Emiliano Del Rosso, uno dei capi della tifoseria nonché tra i leader del gruppo “Desperados 1983“, scomparso prematuramente.

Z di Zoff, hai parato ancora. Ed infine un augurio all’ex allenatore biancoceleste ricoverato per un problema neurovegetativo. Il portiere della Nazionale campione del mondo ’82 ha commentato:Sto bene, ho parato anche questa”. Un campione di stile, in campo e fuori. Perché a volte basterebbe guardare come alcuni grandi giocatori affrontano il peggio della vita per rendersi conto di quale privilegio possa vivere chi fa del calcio un mestiere, ma che nonostante tutto lo dimentica.

 

Michela Santoboni

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