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Eriksson: “Inzaghi, batti il mio record e punta al titolo. Simeone ha cambiato la storia, Sinisa un leader”
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ERIKSSON LAZIO – Un record che vacilla, al contrario del suo amore incondizionato per la Lazio. Sven Goran Eriksson, allenatore del secondo scudetto biancoceleste, potrebbe essere superato da Inzaghi questa sera, qualora il tecnico piacentino raggiungesse le dieci vittorie di fila in campionato. Lo svedese, intervistato da SportWeek, ha parlato degli obiettivi dei capitolini, non tralasciando racconti su alcuni ex campioni da lui allenati nella capitale.
Lotta scudetto
“La Juventus rimane la favorita per il tricolore, anche se in corsa ci sono l’Inter e le romane: il torneo è diventato più interessante e spettacolare. Per lo scudetto con la testa dico Juve, con il cuore Lazio. Inzaghi ha eguagliato il mio record? Gli auguro di superarlo. I laziali hanno tutto per puntare al titolo, visto che devono recuperare una partita”.
La Lazio del 2000
“Nella mia Lazio avevo grandissimi giocatori e di molti di loro pensavo potessero diventare bravi tecnici, per il loro bagaglio di conoscenze. Avevo Mancini che già allenava in campo. Poi Mihajlovic e Simeone, che era un fenomeno anche se meno appariscente. Ecco perchè magari non pensavo a Simone. Lui sta facendo qualcosa di eccezionale. Oltre che tecnico-tattico si tratta di lavoro mentale, perchè Roma è sempre una piazza difficilissima. Dei miei allievi avevo consapevolezza già quando li allenavo, delle loro possibilità e delle loro capacità di vedere calcio oltre”
Simeone e Mihajlovic
“Simeone ha cambiato la storia dell’Atletico Madrid, oggi è normale che lotti per il titolo contro Real e Barcellona, ma non è così. Non ha un club così potente alle spalle e cambia spesso giocatori. Mancini ha rivoltato la Nazionale, riportandola ai livelli che le competono. Sinisa poi è unico: l’ho sentito per Natale, ha una forza incredibile anche nella malattia. Un leader vero“.
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