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ESCLUSIVA LN. Del Nero: “Serata indimenticabile con la Dinamo. Domani tiferò Lazio, ecco il mio pronostico!”

ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU – L’ex centrocampista biancoceleste ci racconta della magica notte di Bucarest…

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ESCLUSIVA LN – Back to back. A distanza di ben 8 anni, la Lazio ha la possibilità di tornare a calcare il prestigioso palcoscenico della Champions League. L’ultima volta, era stato nel 2007, sempre passando per i preliminari. Dopo l’1-1 nel match interno contro la Dinamo Bucarest, i biancocelesti riuscirono a ribaltare le sorti della gara di ritorno, soprattutto grazie alle giocate di Simone Del Nero, capace prima di conquistare un rigore sullo 0-1 per i romeni, poi di fornire un assist decisivo per il 2-1 firmato dal capitano Tommaso Rocchi (la partita finì poi 3-1 per i capitolini).

In vista della gara di ritorno contro il Bayer Leverkusen (1-0 il risultato all’Olimpico), Lazionews.eu – in collaborazione con calciomercato.it – ha voluto intervistare in esclusiva, proprio Simone Del Nero, protagonista di quell’indimenticabile rimonta, giocatore ora della Massese (Serie D).

“Ho certamente un ricordo molto positivo della mia esperienza alla Lazio, nonostante le difficoltà fisiche che ho avuto. E’ la squadra, insieme al Brescia, dove sono rimasto di più. A Roma ho avuto modo di conoscere tante persone eccezionali, grandi giocatori e grandi amici: ancora mi sento con tanti miei ex compagni di squadra. Con la Lazio sono riuscito anche a togliermi le soddisfazioni di vincere una Coppa italia e una Supercoppa, centrando inoltre la qualificazione alla Champions League, dopo una gara indimenticabile contro la Dinamo Bucarest. Peccato, come dicevo per gli infortuni che hanno condizionato moltissimo il mio rendimento, ero partito davvero bene e mi sarebbe piaciuto finire in biancoceleste la mia carriera. Purtroppo però sappiamo come funziona nel calcio, come nella vita ma resto comunque contento”.

Un rapporto speciale quello di Del Nero con i tifosi della Lazio, rimasti sempre molto affezionati al 34enne di Carrara: “Sono davvero felice che i tifosi abbiano un buon ricordo di me e mi dimostrino tutto il loro affetto, anche se non sono riuscito a dare il contributo che avrei voluto dare. Domani seguirò la partita della Lazio contro il Bayer facendo il tifo per i biancocelesti. E’ un’occasione unica per tornare in Champions. Situazione che mi ricorda quella del 2007: ero arrivado da un mese a Roma e con i miei compagni riuscimmo a ribaltare la partita con la Dinamo Bucarest che si era messa male. Tra l’altro all’andata avevamo pareggiato, quindi la situazione era molto delicata. Non potrò mai dimenticare quella gara, una delle più importanti dell’era Lotito, ottenemmo un grande risultato. Personalmente poi, fu una serata bellissima, dato che riuscii a conquistare il rigore che ci consentì di pareggiare e poi fornii l’assist a Rocchi per il 2-1. Ero partito col piede giusto, peccato poi per i problemi fisici…il mio percorso alla Lazio sarebbe potuto essere diverso. Tornando alla gara di domani, sarà fondamentale tenere botta a livello emotivo: peseranno il fattore campo e il gioco fisico dei tedeschi. Ma avendo 2 risultati su 3, con la giusta concentrazione, la Lazio ce la può fare. Pronostico? Dico 0-0″.

Del Nero si è soffermato poi sul campionato appena iniziato: “E’ un torneo difficile, la prima giornata l’ha dimostrato. La Lazio potrà certamente dire la sua: Pioli è un ottimo allenatore, molto preparato, corretto e tranquillo, sa esattamente cosa fare. Credo che i biancocelesti possano arrivare tra le prime 4, nonostante le milanesi si siano rinforzate e anche la Fiorentina abbia dimostrato di essere forte”.

Vincitore di un campionato primavera con l’Empoli nel 1998, il centrocampista offensivo della Massese si è espresso poi sul tema dei giovani: “In Italia non si investe molto sui giovani, si ha il timore di puntare su di loro e, francamente, non ne capisco il motivo. All’estero la maggior parte delle squadre, top club compresi, punta molto sul settore giovanile e lancia spesso in prima squadra talentuosi ragazzi. E’ un modo per risparmiare quello di costruirsi i campioni in casa, ma bisogna aver il coraggio di dare spazio ai giovani. Spero che anche in Italia lo si capisca presto e ci si adegui”.

L’ex Brescia, Palermo, Livingston (seconda divisione scozzese) e Johor Darul Ta’zim (massima divisione del campionato malese), ha infine parlato del suo futuro: “Dopo aver girato tanto, a 34 anni, ho deciso di tornare a casa. E’ stata una scelta di famiglia, la volontà di stare con i miei cari. Non importa l’esser sceso di categoria, il calcio e le emozioni che trasmette, sono le stesse in Serie A come nelle Serie inferiori. L’importante è che ci sia la stessa passione…continuerò a giocare finché le gambe mi reggeranno. Ho un contratto fino a giugno con la Massese, poi vedremo. Ho preso il patentino per allenare, ma non penso che seguirò quella strada. Sto per aprire una scuola calcio a Bonascola e mi dedicherò a seguire i ragazzi, supervisionando il lavoro degli allenatori. E’ sempre stato il mio desiderio, aiutare i bambini a crescere come uomini, prima ancora che come giocatori, trasferendogli tutti i principi di correttezza e lealtà che lo sport dovrebbe sempre veicolare. Inoltre ho creato una ditta che estrae e lavora il marmo, sto studiando per dirigerla al meglio”.

FEDERICO SCARPONI

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