ESCLUSIVA LN, Lotito pensa al dopo Pioli? Ecco la verità

ESCLUSIVA LN –  Dopo un’annata come quella passata, culminata con la conquista dei preliminari di Champions League e della finale di Coppa Italia, le aspettative di tifosi e addetti ai lavori nei confronti della Lazio erano certamente cresciute. La stagione 2015-2016 però, è iniziata per i biancocelesti decisamente col piede sbagliato. Le prime avvisaglie durante il precampionato: fatta eccezione per le prime due partite contro avversari talmente poveri tecnicamente dal non poter essere considerati test attendibile, la squadra di Pioli ha collezionato solo sconfitte (Vicenza, Anderlecht, Sigma Olomouc e Mainz). Il quadro non è migliorato poi con l’inizio delle gare ufficiali: sconfitta nella Supercoppa Italiana contro la Juventus e stesso epilogo nei preliminari di Champions contro il Leverkusen. Trend non molto positivo nemmeno in campionato: due successi in casa contro Bologna ed Udinese, due pesanti debacle contro Chievo (4-0) e Napoli (5-0). Nemmeno l’1-1 in Europa League in casa del Dnipro (pareggio dei padroni di casa arrivato al 4′ minuto di recupero) ha dato ‘sollievo’. Un quadro quindi decisamente deludente e preoccupante, complicato dalla voci che vorrebbero la squadra remare contro il tecnico e Lotito già al lavoro per sostituirlo (Mazzarri, Montella, Donadoni alcuni dei nomi usciti).

Stando però ad indiscrezioni raccolte da Lazionews.eu, in collaborazione con calciomercato.it, non risulta che la squadra stia deliberatamente ostacolando il lavoro dell’ex Bologna che punta invece proprio sul lavoro e la compattezza di tutto il gruppo per uscire da questo momento di evidente difficoltà. Inoltre, ad oggi, né Tare né il presidente dei biancocelesti, hanno realmente preso in considerazione la possibiità di cambiare guida tecnica: nessuno dei trainer paventati è stato contattato, la fiducia a Pioli è stata ribadita. E’ chiaro che se l’empasse perdurasse, trasformandosi in vera e propria crisi, allora il quadro potrebbe mutare. Come del resto è logico aspettarsi.

Federico Scarponi