ESCLUSIVE
ESCLUSIVA. LOPEZ: “Il DERBY si vince giocando da squadra e la LAZIO lo è più della ROMA”
Giovanni LOPEZ, ex giocatore e allenatore in 2° della LAZIO, intervistato in esclusiva da LAZIONEWS.EU, parla anche di Petkovic: “Deve fare 66 punti come Reja e conquistare come minimo l’accesso all’Europa League…”
ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU – Intervistato in esclusiva da LAZIONEWS.EU, Giovanni LOPEZ, ex giocatore e allenatore in seconda della LAZIO, ha parlato del derby in programma domenica pomeriggio e risponde a chi parla di una Lazio più offensiva da quando Petkovic è sbarcato nella Capitale:
Mister, insieme a Reja siete stati gli ultimi a vincere un derby (gli ultimi due per la precisione, ndr). Come si batte la Roma?
“Si batte giocando da squadra, bisogna essere più squadra e la Lazio lo è sicuramente in questo momento anche se viene da questo momento non brillantissimo. Come si fa non lo so, è tutto nelle mani dei giocatori. Io li ho giocati i derby e ho avuto anche la fortuna di vincerli. Il derby è una partita che esula dalle altre però sono i giocatori che vincono le partite”.
A tal proposito, quanto sarà importante il rientro di Klose?
“Il rientro di Klose è determinante perchè un giocatore unico ed eccezionale. Può fare reparto da solo ed è l’unico che permette alla squadra di giocare nel migliore dei modi. Come ho avuto modo di dire lo scorso anno, lui è la ciliegina sulla torta della Lazio”.
Prima però la Lazio è attesa alla sfida contro il Panathinaikos. Come si prepara una gara del genere a tre giorni dalla stracittadina?
“Queste difficoltà le abbiamo avute anche noi l’anno scorso: la difficoltà sarà mettere una squadra in campo contro il Panathinaikos sapendo di dover giocare tre giorni dopo. L’allenatore deve essere bravo e cercare di far bene contro i greci e benissimo nella partita dopo. Non è facile fare la formazione in queste situazioni, Petkovic dovrà essere molto bravo”.
E’ opinione di molti che l’avvento di Petkovic abbia portato una mentalità più offensiva alla Lazio, rispetto alla vostra gestione. Crede che sia così? E se sì, guardando le partite contro Napoli e Catania, la Lazio si espone troppo con questo atteggiamento?
“La Lazio si espone troppo? Gioca con una punta non credo che sia così… Per quanto riguarda il discorso che questa sia una squadra più offensiva, deve comunque fare 66 punti: quelli che ha fatto Reja il primo anno. Solo allora si può parlare di Petkovic che supera Reja. Deve fare i punti, poi che sia più offensiva o meno offensiva, la Lazio deve qualificarsi minimo per l’Europa League, traguardo centrato negli anni passati”.
Una grande differenza rispetto allo scorso anno riguarda la posizione di Hernanes: più arretrato rispetto alla scorso anno. E’ sorpreso dal rendimento del giocatore in questa nuova posizione?
“Non sono sorpreso anche perchè con noi, l’anno scorso, ha fatto un girone di andata favoloso, si è perso poi un po nel girone di ritorno. Bisogna comunque considerare il fatto che Hernanes il primo anno, con la gestione Reja, ha fatto 11 gol e il secondo anno ne ha fatti 8. Il resto sono tutte chiacchiere. Ora può giocare più avanti o più dietro, quello che non cambia è che il giocatore ha fatto spesso la differenza come lo sto facendo in questo momento”.
D.G.
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