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ESCLUSIVA. ZOFF: “Di ieri si salva solo la reazione, la LAZIO può fare di più. La contestazione? Non ha influito sui giocatori”

ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU. L’ex allenatore e presidente biancoceleste ricorda Cragnotti: “C’è un grande senso di riconoscenza nei suoi confronti. La gara contro il Ludogorets? E’ ancora tutto aperto”…

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(getty images)

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ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU – L’atmosfera in casa LAZIO non è delle migliori e la gara di ieri contro il SASSUOLO ha mostrato a tutta Italia quale sia l’umore della tifoseria biancoceleste nei confronti del presidente LOTITO. Una contestazione che è esplosa in momento cruciale della stagione, con la truppa di REJA in lotta per non perdere contatto con la “zona Europa” e, allo stesso tempo, alla caccia della qualificazione negli ottavi dell’Europa League nonostante la sconfitta interna contro il LUDOGORETS nella gara di andata. Per fare il punto sulla situazione, calcistica e non, che si vive nei dintorni di Formello LAZIONEWS.EU ha contattato in esclusiva Dino ZOFF, figura tanto cara al mondo biancoceleste con i suoi undici anni di militanza (non consecutivi, ndr) nel corso dei quali ha svolto diverse cariche, dall’allenatore al presidente, il tutto sotto la gestione di Sergio CRAGNOTTI. Di seguito le sue dichiarazioni:

Ieri è arrivata una vittoria sofferta contro il SASSUOLO. Una gara che, al di là della reazione ai gol degli ospiti, ha palesato i problemi della squadra soprattutto in fase di costruzione. E’ già finito “l’effetto Reja”?
“Non parlerei di ‘effetto Reja’, quanto di ‘effetto Lazio’: la Lazio ha una rosa e un potenziale per avere una classifica migliore di quanto non abbia ora. La partita di ieri è stata una partita discreta, c’è stata una buona reazione però la Lazio, per le proprie qualità, può fare molto di più. Ben venga la vittoria e andando avanti credo che si possa puntare alla qualificazione in Europa League”.

La stessa Europa League che vedrà impegnata la LAZIO giovedì sera in Bulgaria, dove affronterà il match di ritorno contro il LUDOGORETS: quante sono le chance di qualificazione?
“Anche qui non sono perse del tutto speranze di qualificazione. I bulgari si sono dimostrati una squadra molto pericolosa, soprattutto in contropiede, però se la Lazio gioca da Lazio, ci sono molte possibilità di passare il turno”.

Tornando alla gara di ieri, quanto influisce nella testa dei calciatori giocare in un ambiente del genere dove l’intero stadio contestava in maniera veemente il presidente Lotito?
“Assolutamente poco. I giocatori sentono la partita secondo le situazioni inerenti alle potenzialità dell’avversario che si ha di fronte, per il resto credo che i fattori esterni influiscano poco e niente”.

Durante la gara sono stati intonati cori a favore di CRAGNOTTI: lei che lo ha conosciuto di persona può svelarci i segreti del suo successo. Vittorie a parte, come può un presidente restare così tanto nel cuore dei tifosi?
“Beh, è difficile escludere i trofei: credo che sia proprio determinato da quello splendido periodo che si è vissuto sotto la sua dirigenza, con una squadra all’altezza della situazione. Certo che ci sono dei ricordi di un periodo estremanente importante e di conseguenza c’è un senso di riconoscimento per questo”.

Non crede che i tifosi della LAZIO siano legati a lui anche per il modo nel quale rappresentava la LAZIO, che è quasi agli antipodi con il modello attuale.
“Non sono così dentro alle dinamiche societarie. Penso che sia stato la persona che rappresentava la Lazio in quel periodo, un periodo felice che ha portato ad un’infinita riconoscenza”.

Daniele Gargiulo

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