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F.ANDERSON: “Non sono più una promessa, Klose determinante per la mia esplosione”. Poi su Totti e il derby…
Il brasiliano elogia anche Pioli: “E’ un allenatore che sa motivare la squadra e creare empatia con i giocatori, ha continuato con la sua mentalità anche quando abbiamo fatto otto vittorie di fila”…
NOTIZIE LAZIO – All’andata Felipe Anderson ha messo in mostra tutto il suo talento cristallino. Miro Klose, invece, è il mattatore assoluto degli ultimi incroci all’Olimpico. Questi saranno i due principali spauracchi per l’Inter nella gara in programma domenica una sera. Una coppia capace di produrre la bellezza di 24 gol e 17 assist, undici dei quali suoi. “In precedenza mi aspettavo di segnarne di più, ma ho avuto sempre più fiducia nel mio potenziale e questo mi ha permesso di raggiungere questo risultato. Quest’anno la squadra sta bene, siamo uno dei migliori attacchi, l’allenatore lavora molto su questo aspetto. E poi c’è Klose: la cosa più bella di quando si è giovani è poter giocare con un capocannoniere come Miro – dichiara entusiasta il numero 7 biancoceleste al portale Lancenet.com.br -. E’ importante ascoltarlo, lui poi è sempre disponibile. Ho imparato molto da lui, è stato uno dei segreti della mia esplosione. Mi ha detto sempre di stare tranquillo e di lavorare sodo. Anche durante la partita mi spiega i movimenti da fare in campo. Com’è fuori dal campo? Riservato, tranquillo e molto amichevole. È il classico ragazzi di buona famiglia. Spero di stare ancora con lui per aiutare la Lazio”. Dal campione del mondo si passa al suo momento magico: “Da me la gente si aspetta molto da quando ho 17 anni. Ero nel Santos, uno dei migliori club al mondo. E con la maglia numero dieci. Ho fatto 110 partite. Oggi non sono più una promessa. Sono molto grato a Dio per questo momento. Ho sempre lavorato sodo per essere un giocatore importante per la squadra e ora sto ottenendo questo. E’ stato solo il lavoro, mio, della società, dell’allenatore, e dei compagni, a permettere questa mia evoluzione“. Impossibile quindi non spendere qualche parola per mister Pioli: “E’ un allenatore che sa motivare la squadra e creare empatia con i giocatori, ha continuato con la sua mentalità anche quando abbiamo fatto otto vittorie di fila”.
AVVERSARI, DERBY E PASSATO – Il grande sogno ormai non è più in segreto: conquistare il secondo posto e terminare il campionato sopra la Roma. E tutto si deciderà il prossimo 24 maggio, quando andrà in scena il derby di ritorno: “Vogliamo arrivare secondi, è il nostro obiettivo – sentenzia Pipe -. Se Dio vorrà, ci riusciremo. Potremo riuscirci solo pensando partita dopo partita. La città vive molto questa partita: i tifosi parlano tantissimo di derby, si aspetta solo quella data. Anche per i giocatori, il sogno è quello di giocare e di vincerlo”. All’andata la doppietta di Francesco Totti rispose al suo gol e a quello di Mauri (propiziato da un suo assist): “Tutti sanno che è un grande giocatore, un campione del mondo, che ha fatto la storia del calcio. Tutti lo rispettano, io non sono da meno. Ora non è più giovanissimo, ma a Roma resta un idolo dei suoi tifosi. Ho molto rispetto per lui e per quello che ha fatto per la sua squadra. Non posso parlare molto (ride, ndr) anche perché qui è un nostro avversario, ma sicuramente merita di essere ammirato anche per aver giocato in una sola squadra”. La conclusione è dedicata al suo ex tecnico Muricy Ramalho: “Sarò sempre grato a lui. Mi ha regalato le giuste opportunità, con più calma avrei fatto anche meglio come sto facendo ora a Roma. Ma è stata una grande esperienza giocare lì. Un giorno forse, lavoreremo ancora insieme. Sarà un piacere”.
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