F.ANDERSON: “Ecco come ho superato l’arresto di mio padre. Keita? Non è come lo dipingono i media…”

NOTIZIE LAZIO – Una Pasqua passata a Milano al raduno degli atleti di Cristo patrocinato da Nicola Legrottaglie: questo è stato lo scenario perfetto per Felipe Anderson si sfogarsi un po’ e raccontare tutte le emozioni, positive e negative, che ha provato in questi ultimi mesi. “Pensavo di metterci sei mesi ad abituarmi alla vita e al calcio in Italia – le sue parole riportate da La Gazzetta dello Sport (Guidi/Oddi) -, è stato più complicato. Ma ho continuato a lavorare e a pregare: oggi raccolgo i frutti“. La fede, quindi, è l’origine della sua forza. La stessa che lo ha portato a superare la terribile notizia dell’arresto del padre: “Mi sono trovato in casa da solo a piangere. Dovevo giocare due partite importanti, ma volevo vedere mio papà. Poi mi sono anche fatto male. Mi chiedevo perché mi stesse succedendo questo, finché ho aperto la Bibbia, pregato e capito. Sono volato in Brasile, mio padre e mia sorella, che non erano credenti, hanno deciso di battezzarsi“. Infine una battuta su suo “fratello” Keita: “Avete visto a Cagliari? Ha cambiato la partita. Lui il diavolo e io l’acqua santa? Ma no… In passato ha sbagliato, è molto giovane, capita. Ma non è come lo dipingono i media”.