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FACCIA A FACCIA. FLOCCARI vs PALOSCHI: attaccanti tuttofare
Due attaccanti totali, di quelli capaci sia di segnare ma anche di soccorrere la difesa quando c’è bisogno d’aiuto…
La partita dell’Olimpico di questa sera metterà di fronte due giocatori che, pur con 9 anni di differenza, si assomigliano nel modo di intendere il ruolo di attaccante. Nel consueto appuntamento settimanale con il Faccia a Faccia, spazio a Alberto Paloschi e Sergio Floccari.
Alberto Paloschi è un attaccante di 23anni ma da diverse tempo è definito l’erede di Filippo Inzaghi. Cresciuto nel Milan ha esordito in Serie A a soli 18 anni. Era il 10 febbraio del 2008, entra in campo al 18′ di Milan-Siena e dopo soli 18 secondi segna il suo primo gol nella massima serie che consegna ai rossoneri di Carlo Ancelotti di battere 1-0 la compagine toscana. Dopo 7 presenze e 2 gol in rossonero va al Parma. Tre anni con i gialloblu chiusi dopo 57 presenze e 16 gol. Poi Genoa prima del passaggio al Chievo dove gioca da una stagione e mezza.
Sergio Floccari è l’attaccante che tutti gli allenatori vogliono (o quasi). Le tante richieste pervenute al presidente Lotito ne sono la chiara testimonianza. Della sua carriera i tifosi biancocelesti conoscono tutto. Per la sua abilità di far reparto da solo e per le sue doti di uomo spogliatoio è apprezzato da tutti nell’ambiente biancoceleste. Per lui domani è pronta una maglia da titolare, la seconda consecutiva in campionato.
PALOSCHI vs FLOCCARI: due attaccanti capaci di giocare come unico terminale offensivo oppure di essere la degna spalla di una prima punta. Paloschi ha l’età dalla sua parte ma i numerosi infortuni in questa primo scorcio di carriera hanno frenato la sua ascesa. Sergio e Alberto sono accomunati dal fatto di essere il dodicesimo titolare. Perchè entrambi si trovano a sostituire mostri sacri come Klose e Pellissier. Entrambi sanno segnare di testa, sono abili con la palla tra i piedi e sono capaci di fare gol molto belli. Entrambi corrono, pressano e sono pronti a ripiegare quando il centrocampo e la difesa chiamano soccorsi. Entrambi sono attaccanti totali, di quelli che sanno sia difendere e attaccare.
Da entrambi, in gran parte, dipende le sorti della loro squadra nel match di questa sera.
Giuseppe Opromolla
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