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FACCIA A FACCIA. Gasperini vs Petkovic: il calcio della difesa a tre
Due tecnici che amano la difesa a tre ma a fare la differenza è la duttilità e la capacità di adattarsi alla squadra…
Nel classico appuntamento settimanale con il Faccia a Faccia diamo spazio ai due tecnici che questa sera si affronteranno al “Barbera”. Da un lato Gian Piero Gasperini, dall’altro Vlado Petkovic.
Il tecnico del Palermo, Gasperini, è un classe 1958. Da allenatore ha iniziato nelle giovanili della Juventus prima di passare al Crotone nel 2003. Con i calabresi ottenne la promozione in Serie B e per due anni la condusse alla salvezza. Poi il passaggio al Genoa. Con il presidente Preziosi instaura un buon rapporto e conduce il grifone alla doppia promozione dalla C alla Serie A, aggiudicandosi nel 2008 il premio “Panchina d’argento” che viene assegnato al miglior tecnico della Serie B. L’avventura al Genoa termina nel novembre del 2010. Nell’estate del 2011 la grande chance: l‘Inter. Arriva in un momento sbagliato per i nerazzurri. Gasperini non riesce ad imporsi nello spogliatoio e viene esonerato dopo pochi mesi. Dal 16 settembre è l’allenatore del Palermo.
Il tecnico della Lazio, Petkovic, ha fatto tanta strada prima di arrivare nel calcio che conta. Tanta Svizzera nella sua carriera da allenatore, con diversi campionati vinti. La Lazio è la sua occasione e non la sta sciupando. Ha saputo imporsi alla squadra, ha saputo trasmettere una mentalità offensiva e difensiva allo stesso tempo. Il suo è un calcio pro-attivo ma soprattutto è un calcio concreto, a tratti spettacolare, ma soprattutto molto efficace.
GASPERINI VS PETKOVIC. Entrambi puntano a far giocare bene le proprie squadre e hanno un pallino: la difesa a tre. Mentre per Gasperini è una soluzione imprescindibile (difficilmente lo si vede impostare la squadra con una difesa a quattro) mister Petkovic ha capito che, viste le caratteristiche della squadra, era giusto rivedere le sue convizioni e ha trovato nel 4-1-4-1 il modulo perfetto per esaltare le qualità di regista di Ledesma, la fantasia di Hernanes e Candreva, la corsa di Mauri e Gonzalez, e l’efficacia sotto porta di Klose.
Gasperini, invece, ancora non ha trovato il bandolo della matassa al Palermo. La sua intuizione è stata Donati centrale difensivo ma per il resto il tecnico di Grugliasco ha evidenziato dei limiti tattici che hanno condizionato la sua carriera. La grande differenza tra i due è la duttilità e la capacità di adattamento alla squadra. Esaltare la qualità dei singoli, schierandoli nella posizione dove più possono rendere è il grande merito di Petkovic in questa stagione.
PALERMO-LAZIO. La partita di questa sera metterà di fronte due allenatori il cui gioco, per certi versi, è molto simile. Una punta pesante a fare reparto e tanti inserimenti dei centrocampisti. Gasperini ha fatto la fortuna di giocatori come Thiago Motta (dato per finito dopo l’infortunio al ginocchio) e di Kucka (che dopo l’addio del tecnico di Grugliasco sembra sparito). Petkovic ha rivitalizzato Hernanes, Candreva e Mauri. E il centrocampo è chiamato a fare la differenza nel primo anticipo della seconda giornata del girone di ritorno.
Giuseppe Opromolla
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