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FALASCA: “Mi trovo bene a CUNEO, ma lavoro per tornare alla LAZIO”
L’ex centrocampista della Primavera aggiunge: “Felipe Anderson? Quando troverà la condizione giusta ci farà vedere i grandi colpi che fino ad ora abbiamo solo intravisto…”
NOTIZIE SS LAZIO – Gianmarco FALASCA ha parlato a Radiosei commentando il primo periodo in prestito al Cuneo.
Ecco le sue parole:
Come sta andando questo avvio di stagione in Piemonte?
“Sta andando bene, mi sono trovato in una bella città in cui si riesce a lavorare senza quelle pressioni che, per un ragazzo giovane alla prima esperienza, possono destabilizzare. Mi trovo bene sia con i compagni che con l’allenatore, i buoni risultati che stiamo ottenendo aiutano”.
Sono diversi i giovani della Lazio che stanno emergendo in prima squadra, almeno per qualche spezzone, come Keita: una considerazione sui nuovi innesti dalla Primavera?
“Sicuramente il nome di Keita è quello che spicca maggiormente, già dall’anno scorso erano chiare le sue potenzialità per arrivare a grandissimi livelli. Basta che ci creda e continui ad allenarsi bene e il suo talento finirà presto per imporsi anche in prima squadra. Dove lo vedo meglio? Ha le caratteristiche per giocare da prima punta, perché all’estro e il dribbling abbina grande potenza e un’ottima copertura della palla, ma con la sua velocità e la sua fantasia credo si esalti di più sull’esterno. Ad ogni modo, credo possa coprire bene tutti i ruoli dell’attacco. Per caratteristiche mi ricorda tanti giocatori importanti, spero possa fare il meglio possibile sfruttando le sue doti”.
Oltre al numero 14 spagnolo, Petkovic ha dato spazio ad altri giovani in questo avvio di stagione: chi ha impressionato di più?
“Tutti hanno dato risposte importanti, ma da quello che ho potuto vedere mi ha impressionato molto Perea. Il colombiano ha grandi mezzi atletici e fisici, si vede che ci sa fare con il pallone. Felipe Anderson? Quando troverà la condizione giusta ci farà vedere i grandi colpi che fino ad ora abbiamo solo intravisto. Per ciascun giovane, allenarsi in prima squadra è una grande occasione perché offre grandi margini di miglioramento”.
Come è stato vissuto il salto dalle giovanili ai professionisti?
“Mi sono trovato bene, la prima differenza che si nota subito è il ritmo e l’intensità, si affrontano giocatori sempre pronti. E’ importante cercare di fare cose semplici e sbagliare il meno possibile, senza strafare ed evitando ingenuità da ragazzo. I grandi apprezzano molto la semplicità e in questo sono aiutato dal gruppo che ho trovato, composto da persone molto disponibili. Sento spesso Danilo Cataldi, ci confrontiamo sulle nostre esperienze. Rozzi, invece, non l’ho ancora sentito: quando ho letto la notizia del suo trasferimento sono rimasto incredulo e allo stesso tempo felice per lui. Non appena tornerà a Roma ci sarà sicuramente modo di rivederci. La maglia del Real Madrid è il sogno di ogni ragazzo, un qualcosa di unico che Antonio si meritava”.
Un calciatore che prendevi come modello durante i tuoi allenamenti con la prima squadra biancoceleste?
“Lo scorso anno ho cercato di rubare qualcosa a Ledesma, ricopre il mio stesso ruolo e lo ritengo uno dei migliori interpreti. Io avevo la fortuna di averlo nella mia squadra e ho cercato di imparare molto da lui. Il dualismo con Biglia? Sarebbe bello che i più forti potessero giocare sempre, ma l’equilibrio è più importante di un singolo giocatore. Posso confermare che Ledesma è un grande perché l’ho ammirato dal vivo, mentre su Biglia, avendolo visto poco, non posso esprimere giudizi”.
Petkovic e alcuni calciatori continuano a dichiarare il terzo posto come obiettivo: possono ambire i biancocelesti ad un piazzamento in Champions?
“Negli ultimi anni la Lazio è sempre arrivata vicino all’obiettivo, può giocarsela anche quest’anno perché la rosa è simile e ad essa si sono aggiunti giovani che danno freschezza. Credo farà bene una volta entrata pienamente in condizione, ci sono tanti giocatori che hanno dimostrato il loro valore negli ultimi anni”.
Il sogno nel futuro di Gianmarco Falasca?
“Ogni calciatore deve sempre porsi sempre l’obiettivo più ambizioso e lavorare per arrivare a quello. Punto sempre al massimo, ora sono a Cuneo ma non dimentico che sono un tesserato della Lazio e lavoro per tornare lì. Sono però consapevole che per farlo devo passare per queste tappe intermedie e in quest’ottica cercherò di fare il meglio possibile”.
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