INTERVISTE
Fascetti: “La Lazio deve crescere sotto il profilo mentale, manca personalità”
FASCETTI LAZIO – Il 21 giugno 1987 la Lazio compiva un’impresa storica. Il gol di Fiorini contro il Vicenza permetteva ai biancocelesti di evitare la retrocessione in Serie C, al termine di una stagione iniziata con ben 9 punti di penalità. Quella formazione è diventata leggenda e a guidarla in panchina vi era Eugenio Fascetti. L’ex allenatore è intervenuto ai microfoni di Elle Radio per analizzare il momento stagionale dell’undici di Simone Inzaghi.
Una mentalità da rinforzare
“Credo che i cali di tensione della Lazio siano dovuti a un problema mentale, di personalità. Contro l’Atalanta è stata una partita a due facce, e il primo tempo sarebbe potuto finire anche più di 0-3. Mi sembra che i biancocelesti abbiano un difetto che si portano dietro da tanto tempo, ovvero quello di cambiare volto più volte nel corso della stessa partita”.
Immobile
“Immobile segna sempre, è un valore aggiunto. I rigori? Credo che fossero netti. Nel primo caso l’arbitro è stato bravo a vedere il pestone, perché Ciro si era trascinato un po’ dopo il contatto. Il secondo è ineccepibile sotto ogni punto di vista”.
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