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Fascetti racconta la Lazio: “Da giocatore non andò benissimo, ma quanti ricordi a Roma”. E su Inzaghi…
FASCETTI – Eugenio Fascetti, storico ex calciatore ed allenatore della Lazio, ha presentato un libro che lo riguarda ed ha intrattenuto i presenti ospiti di RadioSei, tra passato e ricordi.
GIOCATORE – “Da giocatore alla Lazio non é andata benissimo, però ho conosciuto persone fantastiche. Come Bob Lovati, lui non sbagliava una partita. In un certo momento del campionato eravamo più vicini alla A che alla C. Poi abbiamo passato un momento brutto e siamo scesi in classifica. Il secondo anno dobbiamo ringraziare Savino. Galderisi ebbe quell’annata storta dove fece un solo gol per caso. Lui era molto forte, mi aspettavo almeno 15 gol. Ogni volta che vedo Roma mi emoziono, ho passato anni bellissimi. Forse non merito tutto questo affetto, sono passati tanti anni, ma sembra ieri”.
FIORINI – “Fiorini per noi era un trascinatore e si faceva voler bene. Aveva dei problemi ai tendini, se fosse stato al 100% avrebbe fatto tanti gol in più. Lui inconsciamente era il leader dello spogliatoio. Di solito era palla a Fiorini in area di rigore ed è gol. Anche se quell’anno segnó poco”.
L’ESONERO –“Ho appreso la notizia del mio esonero dai giornalisti, sono tornato a Roma e ho chiesto al presidente se era vero, e lui me lo confermò. Monelli? È una balla quella. La cosa che mi diede fastidio é che Calleri non mi disse in faccia dell’esonero. Ero molto dispiaciuto per quello che successe”.
SU INZAGHI – “Inzaghi ha fatto bene e sta facendo bene. Quando ti mancano due giocatori come Milinkovic e Luis Alberto non é facile. Quest’anno non la prendono mai. Diventa dura allenare a Roma tanti anni. Già 4/5 anni qui ti distruggono. A volte bisogna anche difendere la squadra e caricarsi di tante critiche. Io dicevo sempre di sparare su di me ma di lasciare in pace la squadra. Mourinho o Guardiola? Mi sento più vicino a Mourinho, anche per il modo di rapportarsi con la stampa. A Torino é stato un grande quest’anno”.
LE PAROLE DI DIACONALE – In rappresentanza della Lazio è intervenuto Arturo Diaconale: “Io ho cominciato a seguire la Lazio da bambino negli anni 50. Quella di Fascetti fu una Lazio particolare, é bello essere qui ed avere la possibilità di conoscerlo. La Lazio di Fascetti é una leggenda, una squadra che combatteva le difficoltà e ribaltó tutte le previsioni. Alla notizia del – 9 tutti pensavano che non ce l’avremmo fatta. Era una buona squadra, ma senza Fascetti non sarebbe stato così. Si ricorderà per sempre”.
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